Il mio tempo è un ascensore di nebbia
che sale verso un tetto estremo
verso un domani
che mi aspetta indifferente.
Il panorama delle mie nostalgie
lo spettacolo del mio stato di grazia
visioni senza vertigini
negli occhi della memoria
Idee in movimento - Arte - Libera Espressione - Musica - Letteratura - Poesia - Libertà - Creatività - Emozioni
giovedì 18 dicembre 2008
lunedì 15 dicembre 2008
Ode in morte della musica
Il buio, il fuoco, il desiderio. Ode in morte della musica
Gino Castaldo
Prezzo € 11,50
Dati 2008, 155 p., brossura
Editore Einaudi (collana Einaudi. Stile libero)
La musica è finita ogni volta che qualcuno l'ha uccisa, e ogni volta, per questo, è rinata. È finita quando John Cage fece eseguire il suo silenzio, e nello stesso periodo nacque il rock'n'roll. È finita quando è morto John Coltrane, e Jimi Hendrix incise il suo primo disco. Oggi nessuno più la sfida, niente più ne segnala la fine, e forse è per questo che la musica è davvero morta. O almeno sono morti i suoi elementi guida. Lo scenario in apparenza ottimista del mondo tecnologico e connesso non è che un simulacro: la musica impazza su computer e telefonini, domina i messaggi pubblicitari, inonda gli spazi del mondo contemporaneo, ma non è la "musica di oggi", il nostro tempo non ha ancora la sua colonna sonora. La musica non si è evoluta: è un organismo agonizzante. Che ne è della passione, del fuoco sacro che ne ha accompagnato l'evoluzione nella lunga storia discografica? Castaldo ne analizza spietatamente l'identità perduta. Segue, come in un'elegia, le tracce del fuoco, del buio e del desiderio, i tre elementi senza cui la musica non ha ragione di esistere. E apre, infine, una finestra sul futuro.
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mercoledì 19 novembre 2008
Daydreams - Sogni ad occhi aperti
riadattamento al testo originale di Jack Kerouac
looking for a parallel world, cercare un mondo parallelo,
food for our soul, cibo per la nostra anima
every day is one life, ogni é giorno una vita,
every night a new journey, ogni notte un nuovo viaggio,
in this wonderful world of dreams in questo meraviglioso mondo dei sogni
I lie on my back at midnight,
earing the marvellous strange chime,
of the clocks, and I know it’s midnight,
and in that istant the whole world
swims into sight for me,
in the form of the beautiful
sworming mutt a worlds.
Everything is happening,
and all’s I got to do I will write,
all the talk of the world,
leaving open parentheses sections,
for my own accompanying inner Thoughts
Giaccio supino a mezzanotte, ascolto il meraviglioso strano carillon degli orologi,
SO CHE È MEZZANOTTE, E IN QUELL’ISTANTE IL MONDO INTERO
MI SI PARA DINANZI GALLEGGIANDO,
SOTTO LA MERAVIGLIOSA FORMA DI MONDI IMBECILLI.
ACCADE TUTTO,E TUTTO QUELLO CHE DEVO FARE LO SCRIVERÒ,
TUTTE LE CHIACCHIERE DEL MONDO INTERO,
LASCIANDO APERTA UNA SERIE DI PARENTESI,
PER I PENSIERI SEGRETI CHE MI ACCOMPAGNANO
looking for a parallel world, cercare un mondo parallelo,
food for our soul, cibo per la nostra anima
every day is one life, ogni é giorno una vita,
every night a new journey, ogni notte un nuovo viaggio,
in this wonderful world of dreams in questo meraviglioso mondo dei sogni
I lie on my back at midnight,
earing the marvellous strange chime,
of the clocks, and I know it’s midnight,
and in that istant the whole world
swims into sight for me,
in the form of the beautiful
sworming mutt a worlds.
Everything is happening,
and all’s I got to do I will write,
all the talk of the world,
leaving open parentheses sections,
for my own accompanying inner Thoughts
Giaccio supino a mezzanotte, ascolto il meraviglioso strano carillon degli orologi,
SO CHE È MEZZANOTTE, E IN QUELL’ISTANTE IL MONDO INTERO
MI SI PARA DINANZI GALLEGGIANDO,
SOTTO LA MERAVIGLIOSA FORMA DI MONDI IMBECILLI.
ACCADE TUTTO,E TUTTO QUELLO CHE DEVO FARE LO SCRIVERÒ,
TUTTE LE CHIACCHIERE DEL MONDO INTERO,
LASCIANDO APERTA UNA SERIE DI PARENTESI,
PER I PENSIERI SEGRETI CHE MI ACCOMPAGNANO
martedì 18 novembre 2008
domenica 16 novembre 2008
Comandare è fottere
Comandare è fottere. Manuale politicamente scorretto per aspiranti carrieristi di successo
Celli P. Luigi
Prezzo € 15,00
Dati 2008, 106 p., brossura
Editore Mondadori (collana Ingrandimenti)
"Ci sono troppe cose che si fanno ed è bene non dire." Questo è un libro che non fa giri di parole. Che magari mentre tu stai lì a farli, gli altri ti soffiano la poltrona da sotto il sedere. Il mondo del lavoro è una giungla, con poche regole e tanti aspiranti leoni. Lo sa bene Celli, che per anni è stato ai vertici delle maggiori aziende italiane. E allora risultano inutili, se non addirittura ridicoli, i discorsi buonisti e politicamente corretti sulle strategie per fare carriera. In questo "piccolo vademecum per bastardi di professione" l'ex presidente della Rai dice tutto quello che di solito in proposito si tace. Ovvero che, alla faccia dell'utopia delle pari opportunità, "nascere bene" aiuta eccome. Così come aiuta saper scegliere la persona giusta da servire per poi abbandonarla quando serve, selezionare alleati e nemici, usare l'arte della seduzione e della finzione. E quando arrivi poi, consiglia Celli, non guardarti indietro, sii sempre pronto a succedere a te stesso o a farti rimpiangere attraverso i successori.
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martedì 11 novembre 2008
Ro-marso Criminale
giovedì 6 novembre 2008
martedì 4 novembre 2008
Ore 16:29. Uragano sulla Capitale
Violentissima tempesta sulla città eterna, vento pioggia e tuoni che sembrano provenire da zone di guerra. Il cielo ha assunto tonalità che variano tra il grigio scuro ed il rosa. Inquietante, affascinante, surreale.
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lunedì 3 novembre 2008
Oggi ho tempo
Buongiorno amici, da oggi, come alcuni di voi sapranno, sono di nuovo senza un lavoro fisso, ma non per questo rinuncio alla mia lotta per la sopravvivenza e, visto che ho tempo, voglio fare un post per cosi dire " impegnato " .
Friedrich Nietzche diceva " Chi potrà mai raccontre l'intera storia delle droghe? E' la storia della cultura, della cosiddetta cultura alta ".
Dalla caffeina al tabacco, fino all'alcol e ai diversi tipi di droga, l'uomo si è rapportato alle dipendenze da sostanze in grado di alterare le sue percezioni fisiche e mentali. La spiegazione a questo fenomeno è ben delineata nel volume di Stuart Walton " Fuori di testa ", edito da Mondadori, in cui viene analizzato l'excursus storio-culturale dell'uso ed abuso di sostanze psicotrope. Il libro analizza come, dall'età della pietra ai giorni nostri, l'uomo si sia relazionato a un bisogno istintivo e primordiale, quello dell'alterazione psicofisica attraverso l'uso di sostanze che pur non essendo indispensabili alla vita come il cibo, l'acqua, l'aria, sembrano essere inscidibilmente legate al soddisfacimento di questo bisogno " irrazionale ".
Nel testo, che non si pone certamente come un apologia dell'uso ed abuso di sotanze tossiche, si pone l'attenzione sull'inutilità di ogni rigida politica proibizionista, e si mettono in evidenza le conseguenze devastanti dei diversi tipi di droghe, invitando i lettori a un atteggiamento di consapevole ed informato buon senso, nel nome di n equilibrato umanesimo dalle antiche ascendenze filosofiche. Consiglio la lettura di questo volume ed auguro una buona giornata a tutti.
Fuori di testa. Storia culturale delle alterazioni dall'assenzio all'ecstasy.
Walton Stuart
Prezzo € 13,00
Dati 2008, 401 p., brossura
Traduttore Capogrossi G.
Editore Mondadori (collana Oscar saggi)
Friedrich Nietzche diceva " Chi potrà mai raccontre l'intera storia delle droghe? E' la storia della cultura, della cosiddetta cultura alta ".
Dalla caffeina al tabacco, fino all'alcol e ai diversi tipi di droga, l'uomo si è rapportato alle dipendenze da sostanze in grado di alterare le sue percezioni fisiche e mentali. La spiegazione a questo fenomeno è ben delineata nel volume di Stuart Walton " Fuori di testa ", edito da Mondadori, in cui viene analizzato l'excursus storio-culturale dell'uso ed abuso di sostanze psicotrope. Il libro analizza come, dall'età della pietra ai giorni nostri, l'uomo si sia relazionato a un bisogno istintivo e primordiale, quello dell'alterazione psicofisica attraverso l'uso di sostanze che pur non essendo indispensabili alla vita come il cibo, l'acqua, l'aria, sembrano essere inscidibilmente legate al soddisfacimento di questo bisogno " irrazionale ".
Nel testo, che non si pone certamente come un apologia dell'uso ed abuso di sotanze tossiche, si pone l'attenzione sull'inutilità di ogni rigida politica proibizionista, e si mettono in evidenza le conseguenze devastanti dei diversi tipi di droghe, invitando i lettori a un atteggiamento di consapevole ed informato buon senso, nel nome di n equilibrato umanesimo dalle antiche ascendenze filosofiche. Consiglio la lettura di questo volume ed auguro una buona giornata a tutti.
Fuori di testa. Storia culturale delle alterazioni dall'assenzio all'ecstasy.
Walton Stuart
Prezzo € 13,00
Dati 2008, 401 p., brossura
Traduttore Capogrossi G.
Editore Mondadori (collana Oscar saggi)
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domenica 2 novembre 2008
sabato 1 novembre 2008
venerdì 31 ottobre 2008
Anna avrebbe voluto morire, Marco voleva andare lontano, qualcuno li ha visti tornare tenendosi x mano.......
A chi è felice xkè è venerdì, a chi lo è perchè domani non si lavora, a tutti quelli che hanno perso il lavoro e a quelli che invece non sanno come liberarsene, a chi si fidanzerà e a quelli che si lasceranno, a voi che leggete/ascoltate i miei post e a quelli a cui rompo solo le scatole, a chi mi conosce e a chi no, per voi, "dallo sguardo che ogni giorno perde qualcosa", per tutti dico BUON WEEKEND.
giovedì 30 ottobre 2008
Altro che Nostradamus ..
In tempi non sospetti (2006) questo signore, operatore di borsa indipendente e trader professionista, annunciava nel una tesi niente affatto rassicurante, descrivendo come realmente stanno le cose nell'economia italiana. L'autore profetizzava l'inabissamento economico del nostro paese, con un conseguente crash finanziario paragonabile a quello che investì nel 1929 Stati Uniti ed Europa.
Duri e puri. Aspettando un nuovo 1929
Autore Benetazzo Eugenio
Prezzo € 11,00 Risparmio
Dati 2008, 168 p., brossura, 3 ed.
Editore Macro Edizioni (collana Verità nascoste)
Benetazzo Eugenio, un nome, una garanzia.
Duri e puri. Aspettando un nuovo 1929
Autore Benetazzo Eugenio
Prezzo € 11,00 Risparmio
Dati 2008, 168 p., brossura, 3 ed.
Editore Macro Edizioni (collana Verità nascoste)
Benetazzo Eugenio, un nome, una garanzia.
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martedì 28 ottobre 2008
A proposito di lacca, iurs questa è roba per noi....
"Ricordi negli anni 70 le gare di ballo?
E la coppa di peltro e cristallo che vincesti al Corallo!"
E la coppa di peltro e cristallo che vincesti al Corallo!"
lunedì 27 ottobre 2008
Buon lunedì a tutti...
...Difficile il weekend appena trascorso, di solito si dice che basta esser chiari e sinceri con tutti per non avere problemi, e le emozioni? Dobbiamo controllarle o le lasciamo sgorgare tali da condividerle con altri/e? Maahhhhh. Una cosa credo di averla capita questa mattina assieme Pino D'Angiò, nella vita 'mai dire mai' non è un luogo comune, non lo è credetemi. Buon lunedi a tutti......
E poi....:
COSA FAI NEL MIO CAPANNONE MIA BELLA STUDENTESSA FUORI LUOGO....
E poi....:
COSA FAI NEL MIO CAPANNONE MIA BELLA STUDENTESSA FUORI LUOGO....
venerdì 24 ottobre 2008
giovedì 23 ottobre 2008
Inedita
Buongiorno amici. Oggi dedico questa poesia alla mia Paola e a tutti coloro che amano e che sono amati, perché é "l'amor che move il sole e l'altre stelle".
Amore
Viaggi al di fuori del tempo e dello spazio,
senza te la mia essenza si sbriciola e scema
nella nebbia della notte invernale.
E cerco mondi a te vicini per scoprirti di nuovo mia.
E vivo sogni pieni della tua presenza
senza la quale la mia vita non avrebbe un senso.
E attendo con ansia il nuovo giorno
che mi avvicina a te, cosciente del nostro incontro,
unico, speciale, inebriante.
Francesco Panella 20/12/2006
mercoledì 22 ottobre 2008
martedì 21 ottobre 2008
Buongiorno.
Ive watched the stars fall silent from your eyes
All the sights that I have seen
I cant believe that I believed I wished
That you could see
Theres a new planet in the solar system
Theres nothing up my sleeve
All the sights that I have seen
I cant believe that I believed I wished
That you could see
Theres a new planet in the solar system
Theres nothing up my sleeve
lunedì 20 ottobre 2008
Reading Dexter
La mano sinistra di Dio
Lindsay Jeff
Prezzo € 17,50
Dati 2005, 306 p., rilegato
Traduttore Cappi A. C.
Editore Sonzogno (collana Romanzi)
Il collaboratore della polizia di Miami Dexter Morgan, esperto nell'esame delle macchie di sangue sulla scena del delitto, è un bell'uomo dotato di ironia e senso dell'umorismo. A prima vista potrebbe sembrare il fidanzato ideale per ogni brava ragazza. Eppure non lo è. Sotto questo aspetto esteriore cova, infatti, un istinto incontenibile a uccidere, per poi smembrare e dissanguare i cadaveri. Al contempo investigatore e serial killer, Dexter ha la peculiare caratteristica di indirizzare la sua furia omicida esclusivamente su persone che se "lo meritano".
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Parola di Zaghetti
Il ministero della Difesa britannico apre i suoi X-Files e spunta un avvistamento "italiano". Tra i 19 dossier di segnalazioni di Ufo avvenute dal 1968 al 1992, c'e' quello su un pilota dell'Alitalia che il 21 aprile 1991 vide un oggetto volante sconosciuto mentre si apprestava ad atterrare all'aeroporto londinese di Heathrow. "Attenzione, attenzione!", disse al copilota il comandante Achille Zaghetti su un volo partito da Milano. Anche il copilota avvisto' l'Ufo e dalla torre di controllo inglese, riferi' poi Zaghetti, arrivo' la conferma che sui radar era apparso "un oggetto non identificato 10 miglia nautiche" dietro al velivolo dell'Alitalia.
La sera dello stesso giorno, emerge dal dossier, un'emittente televisiva locale mando' in onda la testimonianza di un 14enne che diceva di aver visto un missile da crociera volare rasoterra, impennarsi e sparire tra le nuvole. Il 2 luglio, pero', un'inchiesta delle forze armate britanniche accerto' che quel giorno non furono sparati missili, ne' vi furono attivita' militari aeree di alcun tipo. L'avvistamento fu quindi classificato come quello di un Ufo.
Negli Archivi Nazionali di Londra c'e' anche una lettera datata marzo 1990, in cui una udonna racconta di essere un'aliena precipitata sulla terra durante la Seconda guerra mondiale insieme a due uomini provenienti dal pianeta Spectra, a bordo di una nave spaziale recuperata dall'esercito britannico.
Singolare anche il caso di due piloti americani, ai quali fu ordinato di inseguire ed abbattere un oggetto non identificato nei cieli inglesi dopo essersi levati con un caccia dalla base aerea di Manston (Kent), nel maggio 1957, in piena Guerra Fredda. Milton Torres, un pilita ora 77enne residente a Miami, ha raccontato di aver caricato 24 missili per colpire quella che nel radar gli appariva come un velivolo delle dfimensioni di una portarei". "Piu' un aereo e' grande e piu' facile e' colpirlo", penso' Torres mentre si apprestava ad aprire il fuoco, all'improvviso il gigantesco oggetto volante "scomparve senza lasciare una minima traccia". "Mi fu chiesto di non fare parola con nessuno di quanto accaduto, per questioni di sicurezza", racconto'. Nei documenti non c'e' nessuna spiegazione ufficiale per l'episodio.
La sera dello stesso giorno, emerge dal dossier, un'emittente televisiva locale mando' in onda la testimonianza di un 14enne che diceva di aver visto un missile da crociera volare rasoterra, impennarsi e sparire tra le nuvole. Il 2 luglio, pero', un'inchiesta delle forze armate britanniche accerto' che quel giorno non furono sparati missili, ne' vi furono attivita' militari aeree di alcun tipo. L'avvistamento fu quindi classificato come quello di un Ufo.
Negli Archivi Nazionali di Londra c'e' anche una lettera datata marzo 1990, in cui una udonna racconta di essere un'aliena precipitata sulla terra durante la Seconda guerra mondiale insieme a due uomini provenienti dal pianeta Spectra, a bordo di una nave spaziale recuperata dall'esercito britannico.
Singolare anche il caso di due piloti americani, ai quali fu ordinato di inseguire ed abbattere un oggetto non identificato nei cieli inglesi dopo essersi levati con un caccia dalla base aerea di Manston (Kent), nel maggio 1957, in piena Guerra Fredda. Milton Torres, un pilita ora 77enne residente a Miami, ha raccontato di aver caricato 24 missili per colpire quella che nel radar gli appariva come un velivolo delle dfimensioni di una portarei". "Piu' un aereo e' grande e piu' facile e' colpirlo", penso' Torres mentre si apprestava ad aprire il fuoco, all'improvviso il gigantesco oggetto volante "scomparve senza lasciare una minima traccia". "Mi fu chiesto di non fare parola con nessuno di quanto accaduto, per questioni di sicurezza", racconto'. Nei documenti non c'e' nessuna spiegazione ufficiale per l'episodio.
giovedì 16 ottobre 2008
Quelli del .. Superenalotto
Impazza la febbre del gioco. Scene di ordinaria illusione si propagano nelle città. Giovani pseudomatematici sicuri di acciuffare vincite strabilianti, anziani in carrozzella che sbraitano in fila nelle tabaccherie, casalinghe schizofreniche che girovagano in cerca dei numeri vincenti, siti internet dedicati con tanto di garanzia di vittoria, quando è statisticamente provato che sono maggiori le possibilita di essere colpiti da un fulmine di quelle che si possa riuscire ad azzeccare la giusta combinazione. La crisi finanziaria crea il paradosso della povertà emergente: mentre il portafogli si svuota, le file si allungano. Il Dio Denaro ci fa sognare ancora una volta, ma in questa occasione i soldi in palio sono tanti, troppi, per chiunque. Ottantottomilioni di euro. E allora in bocca al lupo dei sogni e buona giornata a tutti, he possiate sognare tranquilli, almeno fino a stasera ..
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mercoledì 15 ottobre 2008
martedì 14 ottobre 2008
lunedì 13 ottobre 2008
domenica 12 ottobre 2008
Book of the day
Il fantasma esce di scena
Roth Philip
Prezzo € 19,00
Editore Einaudi
Considerato dalla stampa internazionale il più grande scrittore vivente, premiato dalla critica e dal pubblico con i più prestigiosi riconoscimenti letterari, Philip Roth torna con un romanzo amaro e crepuscolare, che ha per protagonista il suo alter ego: lo scrittore Nathan Zuckerman.
Dopo Lo scrittore fantasma, in cui il giovane Nathan insegue i suoi miti e i suoi ideali; Zuckerman scatenato, in cui raggiunge l’affermazione attraverso la pubblicazione del suo primo capolavoro, e La lezione di anatomia, in cui l’ormai anziano scrittore è costretto a fare i conti con la malattia; in questo nuovo capitolo Zuckerman è alle prese con il rigurgito delle sue antiche passioni. A settantuno anni, dopo undici anni di perfetto isolamento, Nathan si guarda intorno e vede un uomo solo, fasciato in un pannolone da incontinente, costretto all’impotenza e al rifiuto di ogni desiderio. Vede un vecchio rassegnato, che ha lasciato la frustrazione insieme agli altri aneliti, per rifugiarsi sui monti del New England. Il disprezzo che prova per se stesso supera l’ammirazione che dimostrano i lettori nei suoi confronti e gli impedisce di vivere, esporsi, partecipare alle cene e alle occasioni mondane. Fino a che, spinto dalle parole di commiato di un amico, decide di ritornare a New York, per sottoporsi a un intervento che promette di ridurre la sua incontinenza, e si ritrova completamente immerso, invischiato, nelle assurde dinamiche sociali della grande mela. Una città profondamente trasformata dopo l’11 settembre, popolata da persone che conversano in maniera compulsiva al cellulare e da ragazzine svestite come dive di Hollywood, una città prostrata dalla paura per Al Qaeda e per l’imminente rielezione di Bush alla presidenza.
Nathan Zuckerman si aggira per le strade di New York come un fantasma, riemerso da una vita parallela, incredulo al cospetto dell’assurdità dell’esistenza, impotente e attonito in un mondo che non riconosce quasi più.
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venerdì 10 ottobre 2008
mercoledì 8 ottobre 2008
A volte ritornano
.. ma hanno poco tempo. Ringrazio tutti per i bei post pubblicati, ve mando tanti baci e un pò di italian sound targato 1985. Ruzz.
P.s. Venerdi sono ad Az, se non avete donne, cene o altri impegni .. hi hi hi
P.s. Venerdi sono ad Az, se non avete donne, cene o altri impegni .. hi hi hi
martedì 7 ottobre 2008
Post del pomeriggio
Seduti sulla soglia, io, champagne e Pietro detto il chiavica, piacevolmente salutati da tutte ....ehhhhh lo fà.
venerdì 3 ottobre 2008
mercoledì 1 ottobre 2008
martedì 30 settembre 2008
Parole per un amico
A volte le anime inquiete non trovano pace se non con l'oblio, e resta difficile cercare spiegazioni, cause, o scelte per queste persone destinate a soffrire e a far soffrire chi li ama. Io penso che ora ci sia calma e serenità per te amico mio, il dolore per la perdita del tuo amico fraterno e per le vicende della tua famiglia ti avevano trasformato in una sbiadita ombra dello splendido ragazzo che eri. Sappi però che il tuo animo nobile, generoso e umile, resterà sempre nella memoria di chi ti ha conosciuto. La tua sana voglia di vivere si è spenta lentamente fino a dissolversi del tutto, per lasciar spazio a quella insana follia distruttiva che ha avuto il suo epilogo ieri. Ricordo chiaramente la tua passione per le auto, ed è cosi' che hai scelto di andartene, ora che non avevi più niente, solo farmaci, dolore, disperazione. L'ultima volta che ci siamo abbracciati tu eri ricoverato in una clinica psichiatrica, e mi parlavi si strategie di guerra e arti marziali. Voglio ricordarti cosi', instabile ma sereno, tranquillo. Il dolore per la tua scomparsa è forte, perché i buoni servono a questo mondo, e tu sei sempe stato in cima alla lista. Ti abbraccio l'ultima volta amico mio, possa la tua anima trovare quella pace che da tempo non faceva più parte della tua vita. Riposa in pace Romoletto, riposa in pace.
lunedì 29 settembre 2008
domenica 28 settembre 2008
Grazie Walter
"Io ho messo insieme Roberto Colaninno e Guglielmo Epifani, era così dificile farlo?" Ha dichiarato Walter Veltroni che, dopo aver fatto incontrare i due a casa sua, rivendica il ruolo di mediatore suo e del PD, per la questione Alitalia.
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giovedì 25 settembre 2008
Jula
Improvvisamente sposò il giovane proprietario di un importante hotel di via Veneto e i due, venduto poi l'albergo, si trasferirono in Canada.
Sono trascorsi molti anni......ma "l'aristocrazia" vocale di Jula de Palma è rimasta unica.
L. Luttazzi
Sono trascorsi molti anni......ma "l'aristocrazia" vocale di Jula de Palma è rimasta unica.
L. Luttazzi
Mhhhh....
Mamma di Stifler
Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberalizzata (ma solo in Olanda)
La mamma di Stifler (altrimenti nota come Mater Sucantis), appartiene alla categoria delle Milf.
Probabile aspetto della mamma di Stifler
Probabile aspetto della mamma di Stifler
[modifica] Anatomia
Essa è riconducibile ad un essere di forma ovoidale allungata, dotato di due arti atti alla deambulazione, due arti atti a, e due prominenze a livello del torace, la cui ampiezza è la spiegazione della teoria della caduta dei gravi teorizzata già nel lontano 1234,567 a.C. da Newton.
L'obiettivo dell'esistenza di tale essere pare sia circondare la forma che esso contiene, ovvero la Vagina della mamma di Stifler. Essa è l'obiettivo di tutti gli esseri umani maschi in fase adolescenziale e post-adolescenziale, con particolare riferimento a tutti gli amici di Stifler. Si pensa che tale stato attrattivo sia in qualche modo collegato alla teoria della caduta dei gravi, di cui sopra.
Il viso, parte accessoria della mamma di Stifler, contenente la bocca, parte accessoria del viso della mamma di Stifler, pare sia lo strumento utilizzato da Ella per attirare gli amici del figliolo. Stifler non lo sa, ma è grazie a queste capacità della madre che qualcuno partecipa ancora alle sue ridicole feste da collegiale infoiato, ovvero le feste che lo hanno fatto autodefinire StiffMaster, e che lo fanno autoritenere proprio un gran fico.
[modifica] Habitat
La preda più ambita.
La preda più ambita.
La tipica Mamma di Stifler si presenta come una donna formosa, bionda, dotata invariabilmente di occhiali da sole scuri e di Mercedes-Benz SLK rigorosamente nera. Pare ami soggiornare in località balneari, possibilmente dotate di villa con biliardo. Non ama essere guardata dal figlio, ma ama essere guardata. Nel caso la incontraste, potete sempre fingere di essere in uno stato di concentrazione tantrica da un numero n di anni, e che tutto questo è dovuto a lei: essa vi caricherà inevitabilmente sulla sua automobile. Utile se vi serve un passaggio.
Nessuno è stato con la mamma di Stifler
Nessuno è stato con la mamma di Stifler
Non dimenticatevi di lavare i denti.
Da Nonciclopedia, l'enciclopedia liberalizzata (ma solo in Olanda)
La mamma di Stifler (altrimenti nota come Mater Sucantis), appartiene alla categoria delle Milf.
Probabile aspetto della mamma di Stifler
Probabile aspetto della mamma di Stifler
[modifica] Anatomia
Essa è riconducibile ad un essere di forma ovoidale allungata, dotato di due arti atti alla deambulazione, due arti atti a, e due prominenze a livello del torace, la cui ampiezza è la spiegazione della teoria della caduta dei gravi teorizzata già nel lontano 1234,567 a.C. da Newton.
L'obiettivo dell'esistenza di tale essere pare sia circondare la forma che esso contiene, ovvero la Vagina della mamma di Stifler. Essa è l'obiettivo di tutti gli esseri umani maschi in fase adolescenziale e post-adolescenziale, con particolare riferimento a tutti gli amici di Stifler. Si pensa che tale stato attrattivo sia in qualche modo collegato alla teoria della caduta dei gravi, di cui sopra.
Il viso, parte accessoria della mamma di Stifler, contenente la bocca, parte accessoria del viso della mamma di Stifler, pare sia lo strumento utilizzato da Ella per attirare gli amici del figliolo. Stifler non lo sa, ma è grazie a queste capacità della madre che qualcuno partecipa ancora alle sue ridicole feste da collegiale infoiato, ovvero le feste che lo hanno fatto autodefinire StiffMaster, e che lo fanno autoritenere proprio un gran fico.
[modifica] Habitat
La preda più ambita.
La preda più ambita.
La tipica Mamma di Stifler si presenta come una donna formosa, bionda, dotata invariabilmente di occhiali da sole scuri e di Mercedes-Benz SLK rigorosamente nera. Pare ami soggiornare in località balneari, possibilmente dotate di villa con biliardo. Non ama essere guardata dal figlio, ma ama essere guardata. Nel caso la incontraste, potete sempre fingere di essere in uno stato di concentrazione tantrica da un numero n di anni, e che tutto questo è dovuto a lei: essa vi caricherà inevitabilmente sulla sua automobile. Utile se vi serve un passaggio.
Nessuno è stato con la mamma di Stifler
Nessuno è stato con la mamma di Stifler
Non dimenticatevi di lavare i denti.
mercoledì 24 settembre 2008
E' noia o ?
La noia è uno stato di disinteresse o mancanza di energia, come reazione a stimoli che si recepiscono come ripetitivi o soporiferi. Cresce con la mancanza di cose interessanti da vedere, sentire, ecc..., o da fare quando non si desidera star senza far niente. È il contrario, dunque, del divertimento.
-Wikipedia-
martedì 23 settembre 2008
e questo è per Pirulitt ..
In acque profonde. Meditazione e creatività.
Lynch David
Prezzo € 8,80
Dati 2008, 197 p., brossura
Traduttore Pistidda M.
Editore Mondadori (collana Piccola biblioteca oscar)
Un libro che unisce autobiografia storia del cinema, spiritualità e appunti sulla meditazione. In queste pagine il celebre regista David Lynch racconta come la meditazione trascendentale gli abbia cambiato la vita e lo abbia aiutato a concentrare le sue energie, sprigionando creatività e consapevolezza. Il tutto inframezzato da inediti aneddoti sulla produzione dei suoi capolavori cinematografici: una lettura non solo per tutti gli appassionati cultori del cinema di Lynch, ma anche per chiunque desideri sviluppare capacità di concentrazione e creatività.
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.. e il branco della Domenica pomeriggio
Buongiorno fratelli e sorelle, oggi turno pomeridiano in libreria e un pò di tempo da dedicare al nostro piccolo mondo. Il celeberrimo mischione del Saturday Night è ormai divenuto un cult tra di noi, se poi è accompagnato da un pezzone come quello proposto dal nostro Maestro c'é poco da aggiungere. Io volevo fare invece alcune riflessioni inerenti appunto la libreria di cui sono responsabile. Il lavoro scorre tranquillo e regolare per tutta la settimana, poi arriva la Domenica pomeriggio.
Orde di bambini rissosi senza famiglie al seguito, rari esemplari di ominidi dall'aspetto inquietante, pseudoconoscitori di editoria, trucide dalle scollature vertiginose e dal passo felino, coppie tristi ma forzatamente appagate, diffusori ambulanti di sudori di ogni tipo, energumeni che non sanno che cosa significhi il rispetto e l'educazione. Un panorama triste, quello della Domenica pomeriggio in libreria, fatto di un raro catalogo umano, che si nutre di vita propria. Se solo provassero il mischione del Sabato sera le loro menti si aprirebbero verso nuovi orizzonti, invece ..
Orde di bambini rissosi senza famiglie al seguito, rari esemplari di ominidi dall'aspetto inquietante, pseudoconoscitori di editoria, trucide dalle scollature vertiginose e dal passo felino, coppie tristi ma forzatamente appagate, diffusori ambulanti di sudori di ogni tipo, energumeni che non sanno che cosa significhi il rispetto e l'educazione. Un panorama triste, quello della Domenica pomeriggio in libreria, fatto di un raro catalogo umano, che si nutre di vita propria. Se solo provassero il mischione del Sabato sera le loro menti si aprirebbero verso nuovi orizzonti, invece ..
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lunedì 22 settembre 2008
sabato 20 settembre 2008
Le nostre false partenze, i miei improvvisi stupori........
.....Il tuo “sex & the city” e i miei film con gli spari.
giovedì 18 settembre 2008
.. e uno per il Maestro .. ci vediamo stasera
I hate music. Il rumore e il suono dei Settanta
Duka
Dati 2008, 93 p., ill., brossura
Editore Meridiano Zero (collana Primo parallelo)
Dalla morte del sogno americano e della Summer of Love, per mano dei figli di Satana di Charles Manson, fino alla musica d'assalto al CBGB di New York da parte di un manipolo di band incendiarie come i Ramones, i Television e i Mink DeVille, capaci di prendere a calci nel culo le formule precostituite del rock con i latrati e le siringhe del punk. Roba forte: articoli con il sapore di sberle elettriche, istantanee in acido di un'epoca che ha segnato lo showbiz. nel profondo. Ci sono tutti: Rolling Stones, Led Zeppelin, New York Dolls, Kraftwerk, Sex Pistols e ancora l'onda anomala della new wave e i precordi della rivoluzione hip hop.
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Un piccolo regalo per Iurs.. da consegnare ..
Narradiohead. Storie e visioni rock
Dati 2008, 134 p., ill., brossura
Curatore Acotto E.
Editore Baldini Castoldi Dalai (collana Icone)
Un'antologia di racconti, storie illustrate e fumetti liberamente tratti dalle canzoni dei Radiohead, il gruppo rock più importante degli ultimi quindici anni. Scrittori, musicisti, fumettisti danno vita a un'opera collettiva che oltre a essere un omaggio al quintetto di Oxford capitanato da Thom Yorke, ricerca una propria identità sviscerando il potenziale narrativo delle loro canzoni per poi trasformarlo, visualizzarlo, reinventarlo. Un mondo visionario caratterizzato da citazioni bibliche, situazioni enigmatiche, atmosfere cupe, ineffabili eventi mentali e abitato da personaggi tormentati alla costante ricerca di una via di fuga da una realtà alienante e incomprensibile.
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martedì 16 settembre 2008
"Non preoccuparti di niente, perchè ogni piccola cosa andrà bene"
dopo questa giornata !!
Ascoltate .... Cantate ... e Ballate ....
Lui, l'uomo col giradischi acceso e lo spinello
Riposa in pace Stefano Rosso, la cosa più triste è che nessuno di voi (eccetto iurs e i devastati che lavorano con lui) sapesse chi fosse.
Alfabeto poetico: B di Baci, Jacques Prevert
Ciao miei cari, è molto che non scrivo qui, e, sinceramente, è molto tempo che non ci vediamo. Mi mancate, tutti.. Giovedi farò un salto ad Az Town, e sarà l'occasione giusta per salutare qualcuno di voi. Questo non è certamente un bel periodo per i grandi artisti contemporanei. Meno di una settimana fa il suicidio di Forster Wallace, ieri la scomparsa di Richard Wright, genio tra i geni. Per questo dedico a tutti voi una poesia scritta da Jacques Prévert, un ode all'amore, alla libertà, alla gioia di essere e di vivere la vita, ogni giorno. Buon proseguimento a tutti.
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore
lunedì 15 settembre 2008
domenica 14 settembre 2008
Io mi chiedo .. perche ?
David Foster Wallace, rivoluzionario romanziere statunitense si è suicidato nella sua dimora venerdì notte.
Secondo la polizia di Claremont (Los Angeles), Foster Wallace si sarebbe impiccato durante la notte di venerdì. A quanto sembra è stata la moglie a trovare il suo cadavere mentre tornava a casa verso le 9 e trenta. David Foster Wallace aveva appena 46 anni e aveva rivoluzionato il mondo della scrittura contemporanea.
Lo scrittore nato a Itaca (Ny) il 21 febbraio del 1962 insegnava scrittura creativa al college di Ponoma. Secondo il Preside Gary Kates, “[David] teneva tantissimo ai suoi studenti e ha cambiato la vita a molti giovani...è una grave perdita per la nostra scuola”.
Quando, nel 1987, a soli ventiquattro anni Foster Wallace aveva pubblicato il suo primo romanzo (conosciuto in Italia come La Scopa del Sistema), il mondo letterario lo aveva accolto con entusiasmo. Poi, nel 1996, il romanzo Infinite Jest (stesso titolo in italiano) gli era valso una solida reputazione come uno dei più importanti scrittori americani. Infinte Jest era composto da più di mille pagine, costellate di centinaia e centinaia di note e fondo pagina. Lo stile adottato rompeva gli schemi e risultava rivoluzionario.
Foster Wallace era conosciuto anche come originalissimo scrittore di storie brevi, come quelle contenute nella raccolta “Brevi Interviste con Uomini Schifosi” o “Il Rap Spiegato ai Bianchi” o ancora, “Una Cosa Divertente che Non Farò Mai più”.
Tra i tanti premi letterari vinti, ricordiamo il “genius grant” della McArthur Foundation, conseguito da Foster Wallace nel 1997.
Tra i numerosi commenti dei suoi lettori, quello di Russel, sul Los Angeles Times è il più adatto a far capire l'importanza della sua letteratura:
“Avrei voluto dirgli quanto Infinite Jest significasse per me, del modo in cui mi vengono in mente scene di quel libro quasi tutti i giorni, di come mi ha aiutato a smettere di bere, di come mi ha fatto ridere forte e di come mi faceva guardare il cielo stellato sopra di me e mi faceva sentire piccolo. Mi spezza il cuore.”
Da venerdì sera il mondo letterario non è più lo stesso. Rest in peace, David.
sabato 13 settembre 2008
venerdì 12 settembre 2008
giovedì 11 settembre 2008
Trap Show
Succede sempre qualcosa quando in conferenza stampa c'è Giovanni Trapattoni, nuovo commissario tecnico dell'Irlanda.
Stavolta il ct italiano, durante la presentazione del match contro il Montenegro valido per le qualificazione ai Mondiali del 2010, è ruzzolato involontariamente giù dalla sedia.
Gli assistenti si sono precipitati a soccorrerlo, preoccupati dalle conseguenze della caduta. Ma il Trap si è rialzato protamente ironizzando sull'accaduto:
"Ecco, abbiamo già il primo infortunio".
Stavolta il ct italiano, durante la presentazione del match contro il Montenegro valido per le qualificazione ai Mondiali del 2010, è ruzzolato involontariamente giù dalla sedia.
Gli assistenti si sono precipitati a soccorrerlo, preoccupati dalle conseguenze della caduta. Ma il Trap si è rialzato protamente ironizzando sull'accaduto:
"Ecco, abbiamo già il primo infortunio".
Non dimentichiamo l' 11 Settembre 2001
11 Settembre: per molti non fu al Qaeda, dice sondaggio.
Giovedì, 11 settembre 2008 7.38
MILANO (Reuters) - L'idea che gli attentati dell'11 Settembre 2001 negli Usa siano stati opera di al Qaeda non è affatto comunemente diffusa, e secondo un nuovo sondaggio effettuato da WorldPublicOpinion.org poll, solo in nove dei 17 Paesi monitorati è condivisa dalla maggioranza degli interpellati.
In nessun Paese è emersa una maggioranza di opinioni che attribuisca gli attentati ad un unico diverso potenziale responsabile, ma nella maggior parte dei Paesi minoranze significative attribuiscono l'11 Settembre allo stesso governo Usa ed in alcuni Paesi a Israele.
Queste risposte, spiegano in una nota gli autori della ricerca, sono state espresse spontaneamente in questionari che non indicavano risposte predeterminate. In media, il 46% ha attribuito gli attentati ad al Qaeda, il 15% al governo Usa, il 7% a Israele, il 7% a qualche altro autore. Mentre un interpellato su quattro ha risposto di non sapere.
"Visto lo straordinario impatto che gli attentati dell'11 Settembre hanno avuto sulle questioni mondiali, è rilevante che sette anni dopo non si sia un consenso internazionale su chi ne sia stato responsabile", ha commentato Steven Kull, direttore di WorldPublicOpinion.org.
Anche nei Paesi europei, la maggioranza che considera al Qaeda responsabile dell'11 Settembre non è sovrastante. Il 56% tra gli italiani come tra i britannici, il 63% dei francesi ed in 64% dei tedeschi indicano al Qaeda. Tuttavia, percentuali significative di britannici (26%), francesi (23%), e italiani (21%) hanno risposto di non sapere chi ci sia dietro all'11 Settembre.
Sapete tutti come la penso a riguardo, ma ancor oggi tengo a precisare che:
TREDICI DIROTTATORI SU VENTI SONO IN REALTA' ANCORA VIVI ED INNOCENTI
NUMEROSE SONO LE PROVE CHE LE TORRI GEMELLE NON SONO CROLLATE SPONTANEAMENTE, MA SONO STATE DEMOLITE
ALCUNE SEMPLICI LEGGI FISICHE SMENTISCONO SENZA SCAMPO LA VERSIONE UFFICIALE
Cercate in rete. Troverete più di quanto possiate immaginare.
Giovedì, 11 settembre 2008 7.38
MILANO (Reuters) - L'idea che gli attentati dell'11 Settembre 2001 negli Usa siano stati opera di al Qaeda non è affatto comunemente diffusa, e secondo un nuovo sondaggio effettuato da WorldPublicOpinion.org poll, solo in nove dei 17 Paesi monitorati è condivisa dalla maggioranza degli interpellati.
In nessun Paese è emersa una maggioranza di opinioni che attribuisca gli attentati ad un unico diverso potenziale responsabile, ma nella maggior parte dei Paesi minoranze significative attribuiscono l'11 Settembre allo stesso governo Usa ed in alcuni Paesi a Israele.
Queste risposte, spiegano in una nota gli autori della ricerca, sono state espresse spontaneamente in questionari che non indicavano risposte predeterminate. In media, il 46% ha attribuito gli attentati ad al Qaeda, il 15% al governo Usa, il 7% a Israele, il 7% a qualche altro autore. Mentre un interpellato su quattro ha risposto di non sapere.
"Visto lo straordinario impatto che gli attentati dell'11 Settembre hanno avuto sulle questioni mondiali, è rilevante che sette anni dopo non si sia un consenso internazionale su chi ne sia stato responsabile", ha commentato Steven Kull, direttore di WorldPublicOpinion.org.
Anche nei Paesi europei, la maggioranza che considera al Qaeda responsabile dell'11 Settembre non è sovrastante. Il 56% tra gli italiani come tra i britannici, il 63% dei francesi ed in 64% dei tedeschi indicano al Qaeda. Tuttavia, percentuali significative di britannici (26%), francesi (23%), e italiani (21%) hanno risposto di non sapere chi ci sia dietro all'11 Settembre.
Sapete tutti come la penso a riguardo, ma ancor oggi tengo a precisare che:
TREDICI DIROTTATORI SU VENTI SONO IN REALTA' ANCORA VIVI ED INNOCENTI
NUMEROSE SONO LE PROVE CHE LE TORRI GEMELLE NON SONO CROLLATE SPONTANEAMENTE, MA SONO STATE DEMOLITE
ALCUNE SEMPLICI LEGGI FISICHE SMENTISCONO SENZA SCAMPO LA VERSIONE UFFICIALE
Cercate in rete. Troverete più di quanto possiate immaginare.
mercoledì 10 settembre 2008
Paola è tornata ..
E' si.. la Paola è di nuovo tra noi, e dal suo ufficio senza aria condizionata ci degna della sua presenza, tra telefoni epilettici e colleghi spasmodici, mentre svolge i preparativi per la sua prima trasferta, a Lourdes. Sarà infatti dedicato alla visita del Pontefice nella terra di Bernadette il suo primo servizio nel programma. E allora bentornata anche a te donna. Io oggi invece riposo, e sono qui col ventilatore a palla che mi dimeno tra tagli, effetti e sigarette. Questa lunga estate romana dovrà pur terminare ..
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martedì 9 settembre 2008
Ed invece il patatrac e' ormai fatto!
Questa volta Franz ha fatto da Cassandra....clickate sul titolo del post, sarete re-indirizzati su repubblica che dedica tutta la sua edizione alla fine del mondo causata dal CERN....Svizzera Stato Canaglia :-)
Non ci resta che chiederci se....c'e' vita su marte...
Non ci resta che chiederci se....c'e' vita su marte...
Telefono silenzioso .... tapparella abbassata e ...
per oggi ho dato abbastanza ...
buona serata e buona notte !!
Domani la fine del mondo ?
Un esperimento del Cern si accinge a ricreare le condizioni in cui nacque l'universo. Alcuni studiosi denunciano rischi inauditi, ma gli scienziati minimizzano. Una simulazione dell'esplosione della supernova SN 1054, che ha dato origine alla nebulosa del Granchio, nella costellazione del Toro
"Se premono quel bottone il pianeta rischia di saltare in aria". L'allarme arriva da un gruppo di ricercatori europei secondo cui l'esperimento che prenderà avvio il 10 settembre presso il Centro Ricerche Nucleari (Cern) di Ginevra è ad altissimo coefficiente di pericolo. Nella città elvetica, sepolto a un centinaio di metri sotto il confine tra Francia e Svizzera, si trova il Large hadron collider (Lhc), ovvero "Grande collisionatore di adroni", il più grande acceleratore e frullatore di particelle mai creato che, generando temperature di più di un trilione di gradi centigradi, dovrebbe simulare l'evento che ha accompagnato la nascita dell'universo.
Ma alcuni studiosi hanno fatto ricorso alla Corte Europea dei Diritti Umani perché secondo loro l’esperimento potrebbe produrre un buco nero che inghiottirà la Terra.
Il progetto, costato 4 miliardi di dollari e 14 anni di lavoro, ed è stato finanziato dagli Stati Uniti e da venti Paesi europei e dovrebbe ricreare le condizioni del nostro universo una frazione di secondo dopo il Big Bang.
La teoria del Big Bang identifica l'ipotetico "punto" nel quale iniziò l'espansione dell'universo, quando in un'era primordiale, la sua materia era così calda e densa da impedire alla luce di propagarsi liberamente nello spazio.
"Abbiamo ancora dieci giorni per salvare la terra?", si chiede il Sunday Telegraph, il tabloid britannico che per primo ha riportato la notizia dell'apocalittico test. A gettare acqua sul fuoco è invece Robert Aymar, direttore generale del Cern, secondo il quale "coloro che avanzano questi dubbi non sono scienziati, è tutto frutto di una fissazione". Gli fanno eco numerosi scienziati tra cui Michelangelo Mangano, fisico teorico dipendente del Cern dal 1995 memebro del gruppo di scienziati esterni che consiglia il Council che è il più alto organo decisione del Cern: "Le collisioni che avverranno nell'acceleratore, in condizioni controllate, non presenteranno alcun pericolo".
Lhc, dunque, non produrrà mini buchi neri, nè monopoli magnetici, particelle con una singola carica magnetica, polo nord e polo sud, che, se esistessero, potrebbero causare, secondo alcune teorie, il decadimento del protone; e, neppure, "bolle di vuoto" (vacuum bubble) o le particelle "divoratutto", gli "strangelets", un agglomerato microscopico di materia strana, (quark down, up, top e strange), questi ultimi, secondo alcune teorie si dovrebbero mutare in materia ordinaria in un miliardesimo di secondo e trasformarla in materia strana. Ma,seppure dovessero prodursi, non costituiranno un pericolo per il nostro pianeta, assicurano gli scienziati.
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lunedì 8 settembre 2008
Domani, 9 Settembre 1998
Esistono due momenti evolutivi nella musica italiana, il prima ed il dopo Battisti. Nel mezzo c'è lui, unico grande innovatore, meticoloso nelle stesure e nella ricerca dei suoni, capace di rendere giustizia ai testi meravigliosi del compagno Mogol.
sabato 6 settembre 2008
Welcome to my world
Arion, la prima catena di librerie indipendenti a Roma. Moderne, efficienti, affidabili, e soprattutto libere, indipendenti. Perché leggere crea indipendenza. Sono tornato nel mio mondo, la sede è quella di Porta di Roma. Ben sviluppata, tra il calore del legno e l'eleganza degli scaffali. Una piccola oasi nel gioioso caos del più grande centro commerciale d’Europa. Chi passeggia tra questi banchi ritrova il profumo della vera, grande libreria, capace di offrire, come tutte le Arion, il più ampio assortimento d’Italia. Grazie al collegamento telematico in tempo reale tra tutte le librerie, è grado di garantire un un catalogo di oltre 140.000 titoli, tutti disponibili in poche ore. Ieri è stato il mio primo giorno, molto bene, tanto lavoro, enormi soddisfazioni. Sono a vostra disposizione. Baci letterari a tutti.
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mercoledì 3 settembre 2008
Claudiano è partito.
Destinazione Filippine, in solitaria, questa mattina è decollato il volo "Roma-Doha-Cebu", con a bordo il sig. Claudio Salvatore, per gi amici Claudiano, alias Ragno. Un after di 21 giorni in pieno relax, in uno dei posti ancora non invasi dal turismo di massa.
Buon viaggio e buon divertimento da frateto.
martedì 2 settembre 2008
White Duke again!
Era il mio anno di nascita, il 1973, e questo signore già cavalcava le scene musicali mondiali con carisma e magnetismo unici ed irripetibili. Onore a lui, ed alla sua smisurata produzione creativa. Ziggy Sturdust for you ..
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Il Contagio
Il contagio
Walter Siti
Prezzo € 18,00
Dati 2008, 339 p., rilegato
Editore Mondadori (collana Scrittori italiani e stranieri)
Un romanzo sulla periferia di Roma, su quelle "borgate" che stanno trasformandosi in un'indifferenziata poltiglia urbana. E umana. Nessuno si salva, in questo percorso. Non la leggendaria "vitalità" popolare, esaltata in tanti libri e film, non l'autore che in questa vitalità presunta ha provato a rigenerarsi, non le ideologie contemporanee troppo impegnate a simulare paradisi inesistenti. La borgata come metafora, perché mentre le borgate si stanno adeguando ai valori borghesi, la borghesia assume le caratteristiche della borgata: legge della giungla, sogni di lusso impossibile, diffidenza reciproca, assenza di futuro. Un libro forte ed intenso, di vita e dolore, passione ed autodistruzione. Da leggere.
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lunedì 1 settembre 2008
Nettare e chiacchiere
venerdì 29 agosto 2008
lunedì 25 agosto 2008
Boracai 3 - 23 Settembre
Eccomi qua, pronto per partire. Scrivo dall'account di Fra per motivi pratici. Sapete tutti che sono in procinto di trascorrere venti giorni all'estero. Destinazione Boracai, Filippine, mare incontaminato, spiaggie bianche e tanto relax. Sapete anche che sarei dovuto partire in coppia ma questo non è un problema. Se avete tempo e voglia di staccare un pò la spina potete unirvi a me. Colgo l'occasione per salutare Francesco Cristofaro di Catanzaro, persona squisita e molto disponibile, ringraziandolo per i preziosi consigli. Mando baci e abbracci a tutti.
P.S. Per chi volesse avere maggiori informazioni lascio la mia mail personale:
claudio1pt@libero.it
sabato 23 agosto 2008
Out of control
Il cubano Angel Valodia Matos è stato squalificato a vita dalla federazione internazionale di taekwondo per aver malmenato gli arbitri che lo avevano giudicato perdente durante l’incontro valevole per la medaglia di bronzo.
Il cubano affrontava il kazakho Arman Chilmanov, e dopo il match è rimasto sul tatami insieme al proprio allenatore, per contestare verbalmente gli arbitri. Non paghi delle parole i due sono passati alle vie di fato, colpendo al viso l’arbitro principale (labbro spaccato) e un giudice assistente. Matos alla fine se l’è presa anche con una giudice donna, la spagnola Carmen Navarro Ingles. Finita la rissa ha lasciato il tatami urlando e inveendo contro tutto e tutti.
Il cubano affrontava il kazakho Arman Chilmanov, e dopo il match è rimasto sul tatami insieme al proprio allenatore, per contestare verbalmente gli arbitri. Non paghi delle parole i due sono passati alle vie di fato, colpendo al viso l’arbitro principale (labbro spaccato) e un giudice assistente. Matos alla fine se l’è presa anche con una giudice donna, la spagnola Carmen Navarro Ingles. Finita la rissa ha lasciato il tatami urlando e inveendo contro tutto e tutti.
venerdì 22 agosto 2008
giovedì 21 agosto 2008
Follia ? O ..... un modo "astratto" di vedere la vita ?
LA SETTIMANA LAVORATIVA:
"Lavoro tutta la settimana ...
quindi il week end è l'unico momento
che posso/voglio stare con lei."
LA SETTIMANA DI FERIE :
"Sono in ferie non lavoro durante la settimana,
durante il giorno preferisco stare da solo
quindi il fine settimana è l'unico momento
che posso/voglio stare con lei ."
Altro giro, altra protesi ( che brutta fine Pete..)
Un altro mito degli Ottanta che se ne va. Pete Burns, il cantante dei Dead or Alive.Ecco, lui, cioè lei, anzi, lui, insomma non è un travestito, ma al suo confronto Platinette è sobria. Non è gay, o meglio non del tutto.
E' stato sposato con una donna per vent’anni, ma soprattutto, guardando le foto più recenti la domanda è: che cosa è rimasto di biologico in questo strano essere? Proprio niente, ci dice lui. Silicone, protesi, botox: si è fatto di tutto, e se ne vanta.
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mercoledì 20 agosto 2008
from Raggae to Record
I velocisti crescono nella terra delle patate, Trelawny. Giamaica, Contea di Nord Est, il posto dove è nato Usain Bolt e cercare l'indirizzo esatto è difficile perchè ora non c'è il nome della strada e nessun numero a segnare la porta. La casa è rosa, un incrocio tra un bungalow e un appartamento, con un porcellino disegnato all'esterno e la padella di un satellite piazzata sul tetto. Primo segno che il ragazzo ce l’ha fatta e i soldi veri stanno per arrivare. Il capofamiglia è miss Lily, la zia di Bolt, quella che ancora oggi organizza la raccolta della canna da zucchero e dirige il movimento secco dei ragazzi con il macete. Non solo, è anche la zietta reggae, la donna che gli ha insegnato a ballare. Poi ci sono Jennifer e Wellesley, i genitori. Lei è a Pechino e mescola lacrime e ricordi di infanzia. Ha chiamato il figlio Usain per assecondare una predizione: «Un bambino mi ha toccato la pancia quando ero incinta e mi ha detto, se è maschio chiamalo Usain». E lui sbuca fuori, un gigante anche da neonato. Incrocia lo sport alle elementari e si butta sul cricket, per l’eleganza. Si immagina vestito di bianco e prova scene epiche per strada, con una racchetta sfasciata come mazza. A 10 anni rincorre una palla persa e gli amichetti gli spiegano subito che è ora di cambiare sogno. Dodicenne, è già imbattibile. Gare sull’erba e il primo segno di una sicurezza serena: «Dopo la prossima gara mi compri le scarpe con i chiodi, perché arrivo primo».
Nel 2002 diventa campione della scuola, 200 e 400 metri e due anni dopo realizza un record ai Mondiali juniores, 200 metri in 19"93. Fuori dal negozio dell’angolo, quello di Wellesley Bolt, c’è la coda. Università americane, sponsor e tv e lui le lascia in fila: Bolt firma un contratto con la Puma, è il marchio che gestisce quasi tutti i giamaicani, quindi una formalità. Ce n’è uno nuovo che va veloce, si mette sotto osservazione e se merita lo si fa entrare nel gruppo giallo, verde e nero. Bolt ancora non sa che significa correre per una bandiera, ma conosce chi ha intorno, sprinter nati a Trelawny come lui: Veronica Campbell Brown, campionessa mondiale di 100 e 200 e Michael Frater, sesto nella finale di Pechino. È per non sfigurare che si mette sotto, il tecnico Glen Mills lo addestra ai 200 e prova a inculcargli il giro di pista, senza successo. Il talento non vuole correre i 400: «Non mi divertono e ci si stanca troppo». La gara che lo farà entrare nella storia arriva così, un baratto con l’allenatore per dimostrare che il rifiuto non è pigrizia, ma scelta tattica. Bolt diventa il più giovane finalista di un Mondiale nei 200 metri, nel 2005, a Helsinki, purtroppo si infortuna e sparisce. Nel 2007 prende l’argento dietro a Tyson Gay e lì inizia il tira e molla da cui esce accelerando. I primi 100 li cronometra Mills per farlo stare zitto: «Vediamo come te la cavi». 10"03 con una tecnica che il suo staff ancora oggi definisce «terribile», abbastanza per vincere la partita e accantonare i 400.
Il tre maggio 2008, a Kingstone, corre in 9"76, è il terzo tentativo nello sprint e il secondo tempo al mondo. Non ci vuole molto a passare al record, meno di un mese e Bolt si mangia il nome di Powell, sotto l’uragano, a New York. Già lo chiamavano lampo, da quella sera di acqua e tamburi diventa l’uomo più veloce del mondo, titolo che sarà difficile rubargli. La gara difficile si porta dietro l’oro di Pechino, perché continuano a rimandare lo start: atleti nervosi, Tyson Gay agitato, pubblico stufo. Sulle gradinate rimangono solo i giamaicani, a saltellare con i vestiti zuppi. Vedono un lampo, un’apparizione durata 9"72 secondi nel momento in cui chiunque altro accusa il peso del freddo e dello sfinimento. Bolt rientra a Kingstone con la fanfara, accolto dal primo ministro. Eppure la Giamaica ha già avuto in casa il record del mondo, da anni si coccola l’incompiuto Powell, solo che per Usain raddoppiano le feste. Asafa è introverso, impaurito e fragile mentre la nuova scheggia ascolta dance giamaicana e mangia patate di Trelawny anche a colazione, e vuole fare il Dj. Non ha più bisogno di correre per la bandiera, oggi è il simbolo del Paese. Mr velocità che ascolta Elephant Man e Serani, tutta roba locale, ed esalta gli eroi della patria: McKenley, argento nei 100 a Helsinki 1952 e Don Quarrie, oro nei 200 a Montreal 1976. Se deve trovare un esempio però sceglie l’America: «Michael Johnson e il suo capolavoro, il record dei 200 ad Atlanta 1996, 19"32».
Usain oggi si è ripetuto nei 200 stabilendo anche sulla doppia distanza il nuovo record del mondo in 19”30, due centesimi in meno, precedendo tutti i rivali di almeno di una decina di metri. Corri ragazzo, corri ..
domenica 17 agosto 2008
da Kant ad Aristotele: Etica Nicomachea (sull'azione morale)
Si potrebbe porre la questione in che senso noi diciamo che, necessariamente, è compiendo azioni giuste che si diventa giusti, e temperanti compiendo azioni temperate: se, infatti, si compiono azioni giuste e temperate si è già giusti e temperanti, allo stesso modo che se si compiono azioni secondo le regole della grammatica e della musica, si è grammatici e musici. Ma non si dovrà rispondere che le cose non stanno così neanche nel campo delle arti? Infatti, è possibile fare qualcosa secondo le regole della grammatica sia per caso sia per suggerimento d’altri. Dunque "grammatico" uno sarà solo quando abbia fatto qualcosa secondo le regole della grammatica e lo abbia fatto da grammatico, cioè in virtù della scienza grammaticale che possederà in se stesso. Inoltre, non c’è neppure somiglianza tra il caso delle arti e quello delle virtù. I prodotti delle arti hanno il loro valore in se stessi: basta, dunque, che essi abbiano determinate caratteristiche. Invece le azioni che traggono origine dalle virtù non basta che abbiano un determinato carattere per essere compiute con giustizia o con temperanza, ma occorre anche che chi le compie le compia possedendo una certa disposizione: innanzi tutto deve conoscerle, poi deve sceglierle, e sceglierle per se stesse; infine, in terzo luogo, deve compierle con una disposizione d’animo ferma ed immutabile. Queste condizioni non entrano nel conto per il possesso delle altre arti, tranne il sapere stesso: mentre per il possesso delle virtù il sapere vale poco o nulla, le altre condizioni non poco ma tutto possono, se è vero che è dal compiere spesso azioni giuste e temperate che deriva il possesso delle virtù corrispondenti. Così, dunque, le opere si dicono giuste e temperate quando sono tali quali le compirebbe l’uomo giusto e il temperante: ma giusto e temperante è non chi semplicemente le compie, bensì chi le compie anche nel modo in cui le compiono gli uomini giusti e temperanti. È dunque esatto dire che il giusto diviene tale col compiere azioni giuste e il temperante col compiere azioni temperate: e senza compiere queste azioni nessuno avrà neppure la prospettiva di diventare buono. Ma i più non fanno queste cose, e rifugiandosi invece nella teoria credono di filosofare e che così diverranno uomini di valore; così facendo assomigliano a quei malati che ascoltano, sì, attentamente i medici, ma non fanno nulla di quanto viene loro prescritto. Così, dunque, quelli non guariranno il loro corpo se si cureranno in questo modo, né questi la loro anima se faranno filosofia in questo modo.
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