Buon pomeriggio, oggi è l'ultimo giorno di questa settimana piena di impegni, di farmaci, e di soddisfazioni. Ieri sera ennesima bella serata al Café " Les Folies", sempre più affollato di bella gente, in un ambiente rilassante e confortevole.
In libreria sin da ora, l'infortunio migliora ed il lavoro arretrato é tanto.
Colgo l'occasione per segnalare un libro con tanto di video dedicato, di cui faremo a breve una presentazione qui in città, esattamente il 7 Maggio, augurando un buon fine settimana a tutti...Blog You later, Bye
Guns N Roses Paradise City
Titolo Paradise for all
Autore Romano Alessio
Prezzo € 12,50
Prezzi in altre valute
Dati 2005, 172 p., brossura
Editore Fazi (collana Le vele)
Scuola di scrittura Holden, Torino. Quest'anno la migliore allieva del corso è Elena. La più brava, la più promettente, la più bella. Una mattina il suo corpo nudo e più volte pugnalato viene ritrovato privo di vita. Matteo, un suo compagno innamorato di lei, riceve un sms dal cellulare di Elena inviatogli pochi istanti dopo l'omicidio. L'assassino lo sfida a rileggere i dodici racconti che la sua amica ha scritto. Racconti violenti, grotteschi, infarciti di droga e sesso. Cosa c'è di vero? E perché l'assassino vuole che Matteo li legga? Inizia così una lunga indagine tra gli insegnanti della scuola, gli studenti e una serie di personaggi inquietanti. Alessio Romano, nato a Pescara nel 1978, è al suo romanzo d'esordio.
Io ho appena letto Paradise for All, e l'ho trovato bellissimo. Ironico, capace di raccontare bene la generazione che ci ha preceduto, senza retorica e senza esagerazioni. In più c'è una bella storia d'amore e un giallo che ti cattura e ti costringe a divorare il libro. E poi, secondo me, questo romanzo è anche una profonda riflessione sulla scrittura. Da leggere e rileggere per imparare qualcosa.
Idee in movimento - Arte - Libera Espressione - Musica - Letteratura - Poesia - Libertà - Creatività - Emozioni
sabato 28 aprile 2007
venerdì 27 aprile 2007
Ehehehe !!! Per Te TIN MAN
Comunque ... rivedendo il video del signor rossi ... notavo una corsa un po' troppo familiare ....guardalo bene e poi mi dici ...
Buongiorno ... 12:45 ... ???
Visto che Andrea mi faceva notare la mancanza dei Cure .... Beccate questa !!!!!
Ieri sera ? Devastati ? no ..
martedì 24 aprile 2007
Quando bellezza ed intelligenza si incontrano.. Francesca Calligaro
Francesca Calligaro (cliccando sul titolo si apre il sito di Francesca)
Udine
Sagittario
Conduttrice/Fotografa
Hobbies: danza jazz e funky, equitazione, sub, snow board
Esordisce in tv nel 1988 su Telefriuli. La sua prima esperienza in Rai è alla conduzione del tg musicale Rock café. Seguono Il "Circolo delle 12" e le esperienze al seguito di Sergio Zavoli e di RTV, con "Rewind2, "Il Sottomarino" e il primo programma come autrice, il talk-show Alice, sogni e realtà al femminile.
Si laurea in Economia e Commercio con una tesi in Comunicazione.
Inviata per "Videozorro" su Raitre, conduce poi i collegamenti esterni per "Elisir"; seguono "Ingresso Libero" e "www.lavori".
Passa a Tele + nel ruolo di conduttrice-attrice di Explorer.
Nel 1999 parte per il Sudamerica con il programma di Raiuno "Donnavventura 1999". Conduce per tre anni il Gambero Rosso Channel di Raisat e approda poi a Rai International, dove presenta "La Giostra dei Paesi", all'interno de "La grande Giostra dei Gol", e il programma "Aspettando Sanremo".
Inviata di "Cominciamo Bene" su Raitre, torna su Rai International ne "L'Italiana della domenica" e poi nella "Giostra dei Gol"
Molteplici le sue esperienze:
- Televisione
CARABINIERI 5, regia Sergio Martino - Mediaset
AMANTI E SEGRETI 2, regia di Gianni Lepre, RAI
UN POSTO AL SOLE, RAI III - ruolo di Matilde Caserta
ULTIMO, fiction Canale5, di Stefano Reali con Raoul Bova. Ruolo: Cecilia
L’EREDITA’, soap opera (Fininvest) Ruolo fisso: Kate
- Cinema
THE CODE, regia di Bob Marcarelli, USA azione. Ruolo: reporter Phillips
- Teatro
IL ROSARIO, Teatro Libero (MI) Regia di Narcisa Bonati e Marco Rampoldi.Ruolo: la figlia
JAZZ TRAIN EXPRESS, Teatro Carcano (MI) spettacolo della compagnia di Ben Jonson, ruolo: Silvie
PAROLE E MUSICA, Teatro Carcano (MI) compagnia di Ben Jonson, ruolo: Meggy
e.. il futuro? Si vedrà. Le doti non mancano.
Ho avuto il piacere di conoscere e frequentare Francesca in diverse occasioni e devo dire che la sua cordialità ed il dinamismo che emana il suo spirito è tanto forte quanto è gradevole l'impatto estetico che si ha conoscendola. Con lei non ci si annoia certamente. Questo Post è anche un augurio per te Fra e per il tuo recente momento difficile. La tua forza interiore ti farà alzare lo sguardo ancora una volta. Domani è un altro giorno. A presto
Good morning
Buongiorno a tutti ...
Incredibile ma vero ... sono già in ufficio ...
e devo ringraziare Zazza che grazie ai suoi rumori è riuscito a svegliarmi ...
Anche perchè avevo dimenticato di mettere la sveglia ...
Giornata splendida .. solo camicia e giacca ... che spettacolo!!!
Per il resto lasciamo perdere ....
Auguro una splendida giornata a tutti ....
Volevo mettere una canzone di mina ..(ma per evitare i commenti di qualche "vocca di scialletta" e come dice il Leone " tienitele per te" ho scelto quest'altro)
Jamiroquai - Bad Girls (cover della dea DIana Ross)
Ringrazio FRA che mi ha dato il video di questo stupendo concerto ...
Giudichiamo un giorno bello ed un giorno brutto perché abbiamo dimenticato il valore di ogni istante.
lunedì 23 aprile 2007
Buongiorno Lunedi 23 Aprile..
Buongiorno a tutti. Il mese volge al termine e in questo anomalo clima estivo ci troviamo di nuovo qui mentre ognuno di noi é impegnato con le proprie attività.
Tin Man starà contrattando qualche rottame ad extracomunitari convinti di fare un affare, Oz sarà appena arrivato in ufficio e tra poco ci delizierà con qualche sua perla, Paola é in Rai con i suoi dodici telefoni che squillano contemporanemente, il Leone starà impartendo diktat a qualche paziente poco lucido, ed io che vengo dalla Capitale, questa mattina ho schivato la piovra (il G.R.A.), arrivando a lavoro in tempi decenti(9:15). Ringrazio Roberto e Fabio per la pubblicazione dei primi Post domenicali del Blog, solitamente deserto in questa giornata, ed in nome del mio nuovo percorso di vita dedico a tutti me compreso questo capolavoro di musica e voce del mio amico ed omonimo Frank, confidando nella buona vibrazione che emana affinché possa rendere meno duro il rientro del lunedi. Un abbraccio a voi, amici.
Tin Man starà contrattando qualche rottame ad extracomunitari convinti di fare un affare, Oz sarà appena arrivato in ufficio e tra poco ci delizierà con qualche sua perla, Paola é in Rai con i suoi dodici telefoni che squillano contemporanemente, il Leone starà impartendo diktat a qualche paziente poco lucido, ed io che vengo dalla Capitale, questa mattina ho schivato la piovra (il G.R.A.), arrivando a lavoro in tempi decenti(9:15). Ringrazio Roberto e Fabio per la pubblicazione dei primi Post domenicali del Blog, solitamente deserto in questa giornata, ed in nome del mio nuovo percorso di vita dedico a tutti me compreso questo capolavoro di musica e voce del mio amico ed omonimo Frank, confidando nella buona vibrazione che emana affinché possa rendere meno duro il rientro del lunedi. Un abbraccio a voi, amici.
domenica 22 aprile 2007
Mio fratello è figlio unico
Buona domenica a tutti!
Mio fratello è figlio unico è nelle sale da venerdì. Io l'ho visto ieri sera e m'è piaciuto (abbastanza). Non come il libro da cui è tratto (Il fasciocomunista), che è molto più vivace e sincero, meno stereotipato, ma è senz'altro da vedere.
Posto un mio articolo-intervista all'autore del libro, Antonio Pennacchi, giustamente incazzato.
«Liberamente tratto dal mio romanzo Il Fasciocomunista? Semmai l’ha liberamente tradito, perché questo film è intellettualmente troppo "libero" dallo spirito originale del mio romanzo e non è corretto nei confronti della comunità nazionale, che ha bisogno di ricomposizione, di una visione unitaria della nostra storia, nella quale anche i fascisti siano considerati esseri umani come tutti gli altri e non rappresentati come le solite macchiette, i cattivi e i sadici per eccellenza».Il film in questione è Mio fratello è figlio unico (il titolo richiama la canzone dell’indimenticato Rino Gaetano), in uscita nelle sale cinematografiche il 20 aprile, e a parlarcene è direttamente Antonio Pennacchi, autore del bellissimo Il fasciocomunista. Vita scriteriata di Accio Benassi, cui la pellicola è ispirata.Del film, diretto da Daniele Luchetti e sceneggiato da Stefano Rulli e Sandro Petraglia, sinora - sull’onda dello strepitoso successo registrato al botteghino da Ho voglia di te, dall’omonimo romanzo di Federico Moccia - si è parlato soprattutto per la presenza nel cast di Riccardo Scamarcio, nuovo idolo del pubblico, soprattutto giovanile. Il bravo attore pugliese passa così dal ruolo di Step - tratteggiato da Moccia come un «giovane autore televisivo a metà strada tra An e Forza Italia, anche se lontano dagli eccessi dell’attivismo politico più duro» - a quello di Manrico, fratello maggiore del neofascista Accio. Manrico, figlio prediletto e quindi “unico” della famiglia Benassi, da studente modello del liceo classico - Accio deve accontentarsi di frequentare l’istituto per geometri, perché c’è bisogno di qualcuno che inizi a lavorare prima possibile in una famiglia di sette fratelli - nei turbolenti anni a cavallo tra i '60 e i '70 si trasformerà in carismatico leader studentesco e politico sino alla scelta senza ritorno della lotta armata. In realtà, l’intero cast è degno di nota: da Elio Germano (Accio) ad Angela Finocchiaro (la madre) sino a Luca Zingaretti (il venditore ambulante fascista). Ma il vero protagonista, ritornando al libro, è soprattutto lui: Accio Benassi. «Ricordatevi questo nome - c’è scritto nella seconda di copertina dell’edizione Mondadori (2003) - perché è da tempo che nella letteratura italiana non si vedeva un personaggio così: incazzato, ribelle, attaccabrighe, goffo, innamorato, illuso, ingenuo, arrogante, disubbidiente, sentimentale, capace di sollevare un gruppo, un’assemblea, una folla, e poi di rovinare tutto per la parola che non può fare a meno di dire, per il gesto che non riesce a frenare». Accio è questo e molto altro: a soli dodici anni pensa di farsi prete, poi entra nel Msi fino a diventarne segretario cittadino a Latina, Littoria per i camerati. Sono anni di scontri fisici, trascorsi freneticamente in attesa di una rivoluzione che sembra dietro l’angolo e invece non arriverà mai. Espulso dal partito per aver organizzato una manifestazione antiamericana, Accio - in un susseguirsi di avventure rocambolesche - entra nel movimento studentesco, partecipa alle occupazioni, diventa maoista, ritrovandosi inaspettatamente sulla stessa barricata del fratello.In attesa del film, la Mondadori scalda i motori: il 10 aprile Il fasciocomunista tornerà in libreria nell’edizione economica della piccola biblioteca, con tanto di fascetta di richiamo alla pellicola. Per noi, che ne abbiamo apprezzato le recenti raccolte di saggi e racconti, L’autobus di Stalin e altri scritti (Vallecchi, 2005) e Shaw 150. Storie di fabbrica e dintorni (Mondadori, 2006), non rimane che cogliere l’occasione per rileggere la nuove edizione de Il fasciomunista, perché Accio - indipendentemente dal film, che pure andremo a vedere - è pronto a misurarsi nel nostro immaginario, ovviamente a suon di cazzotti, con svagati cialtroni del suo stampo: l'Andy Capp di Reg Smythe, l’Arturo Bandini di John Fante, l’Henry Chinaski di Charles Bukowski, l’Alex Portnoy di Philip Roth, il Barney Panofsky di Mordecai Richler. Del resto, quando nel 2003 il libro uscì riscosse grandi consensi, sia di pubblico che di critica. «Anche se - puntualizza Pennacchi - il romanzo piacque più a destra che a sinistra. Quest’ultima è sempre pronta a battersi perché siano riconosciuti agli alieni i diritti dell’umanità, difende giustamente i diritti degli zingari, delle minoranze, di chiunque, ma non è disposta a riconoscere dignità ai fascisti».La storia di Accio presenta tante similitudini con la vita (altrettanto rocambolesca) di Pennacchi. Classe 1950, sposato, padre di due figli e con due fratelli “ingombranti” come Gianni, giornalista del Giornale, e Laura, ex sottosegretario diessino al tesoro, Antonio si è dedicato a tempo pieno alla scrittura solo dopo aver lavorato per molti anni come operaio in una fabbrica di cavi e attraversato varie esperienze politiche che lo hanno portato dal Msi ai marxisti-leninisti di Servire il Popolo, dentro e fuori la Cgil, per poi aderire al Psi, al Pci, ai Ds, ma sempre da bastion contrario e non-allineato.Pennacchi, quanto c’è di autobiografico nel suo romanzo?«Non è un’opera tutta autobiografica, anche se è inevitabile che chiunque scriva bene faccia autobiografia, vale anche per le sceneggiature di Topolino, gli scrittori investono sempre sui propri sentimenti. Ad Accio accadono cose che sono accadute a me, naturalmente rivisitate e colorate».Mi sembra di capire che il film non le sia piaciuto, ne prende le distanze?«Potranno anche scrivere che c’è la mia consulenza storica o altre cose, la verità è che non mi hanno voluto. Forse perché il mio punto di vista non coincideva con il loro (gli sceneggiatori, ndr). Intendiamoci - puntualizza - il film è fatto bene e gli auguro un grande successo, semplicemente io ho raccontato un’altra storia, loro hanno fatto La meglio gioventù 2. Ne è venuto fuori un film “girotondino”, una somma di luoghi comuni».Che ne pensa, invece, degli attori, a cominciare da Elio Germano, che interpreta il suo Accio?«Lui è bravo, convincente, m’è piaciuto molto, anche se il ragazzino che interpreta Accio da piccolo, Emanuele Propizio, è stato semplicemente sublime, scrivilo... Luca Zingaretti è bravissimo, soprattutto perché è il fratello del compagno Nicola (l’europarlamentare dei Ds, ndr), che ho votato, scrivi anche questo! Di conseguenza è bravo pure Luca - ride. Talmente bravo da rende credibile lo stereotipo del "fascista stupido", ignorante, violento. Ne viene fuori un mostro, ma non è una sua responsabilità. Io invece, nel libro, ho raccontato i neofascisti per quello che sono stati: angeli che, come tutti, hanno potuto anche commettere il male, ma il male - come il bene - è nella natura dell’uomo, è ridicolo sostenere che esistano buoni e cattivi, da una parte i teppisti e dall’altra i bravi ragazzi, che sarebbero poi quelli impegnati politicamente a sinistra. Io, invece, nel libro ho tratteggiato il Bava (personaggio ispirato al capo dei volontari del Msi, Alberto Rossi) come un vero eroe positivo, al punto da rappresentarlo come una figura paterna per Accio».E cosa ne pensa di Riccardo Scamarcio, astro nascente del nostro cinema richiesto da tutti i registi?«E’ bravo ma è antipatico. A me già era antipatico il personaggio di Manrico, tanto che nel libro l’ho fatto morì - ride - figuriamoci poi interpretato da Scamarcio».Eppure i film che interpreta hanno grande successo, così come tutti i film del filone giovanilista, dalle versioni cinematografiche dei libri di Moccia ai film di Brizzi per arrivare al Muccino da esportazione.«Queste sono tutte stronzate - (direttore, ci passi il termine, ndr) - i giovani sono tavole bianche, puoi scriverci sopra qualsiasi cosa. E poi sai che ti dico… se Accio si trovasse tra le mani Muccino, Madonna, quante botte gli darebbe! Prendi il suo La ricerca della felicità con Will Smith, che ha fatto furore negli Stati Uniti. Ma ti pare una cosa seria che uno pur di diventare ricco è disposto a far dormire il figlio nel bagno della metropolitana? Quando il protagonista partecipa ad un corso di stagisti in una società di broker e riesce - solo lui - a farsi assumere, sembra tutto magnifico. Ma che ne sarà degli altri corsisti che vengono rispediti a casa? A questi nessuno ci pensa. Però la favoletta piace».Torniamo a lei, a cosa sta lavorando?«Sto scrivendo un saggio che sta uscendo a puntate su Limes, una requisitoria contro la paleontologia italiana. E ho in preparazione un film e un romanzo. Il film rappresenta un’invettiva contro i traditori della bonifica pontina. Mentre il romanzo si intitolerà Canale Mussolini e racconterà le vicende di una famiglia che dal Veneto si trasferisce nell’Agro Pontino per via della bonifica».
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