domenica 14 settembre 2008

Io mi chiedo .. perche ?



David Foster Wallace, rivoluzionario romanziere statunitense si è suicidato nella sua dimora venerdì notte.

Secondo la polizia di Claremont (Los Angeles), Foster Wallace si sarebbe impiccato durante la notte di venerdì. A quanto sembra è stata la moglie a trovare il suo cadavere mentre tornava a casa verso le 9 e trenta. David Foster Wallace aveva appena 46 anni e aveva rivoluzionato il mondo della scrittura contemporanea.

Lo scrittore nato a Itaca (Ny) il 21 febbraio del 1962 insegnava scrittura creativa al college di Ponoma. Secondo il Preside Gary Kates, “[David] teneva tantissimo ai suoi studenti e ha cambiato la vita a molti giovani...è una grave perdita per la nostra scuola”.

Quando, nel 1987, a soli ventiquattro anni Foster Wallace aveva pubblicato il suo primo romanzo (conosciuto in Italia come La Scopa del Sistema), il mondo letterario lo aveva accolto con entusiasmo. Poi, nel 1996, il romanzo Infinite Jest (stesso titolo in italiano) gli era valso una solida reputazione come uno dei più importanti scrittori americani. Infinte Jest era composto da più di mille pagine, costellate di centinaia e centinaia di note e fondo pagina. Lo stile adottato rompeva gli schemi e risultava rivoluzionario.



Foster Wallace era conosciuto anche come originalissimo scrittore di storie brevi, come quelle contenute nella raccolta “Brevi Interviste con Uomini Schifosi” o “Il Rap Spiegato ai Bianchi” o ancora, “Una Cosa Divertente che Non Farò Mai più”.

Tra i tanti premi letterari vinti, ricordiamo il “genius grant” della McArthur Foundation, conseguito da Foster Wallace nel 1997.

Tra i numerosi commenti dei suoi lettori, quello di Russel, sul Los Angeles Times è il più adatto a far capire l'importanza della sua letteratura:

“Avrei voluto dirgli quanto Infinite Jest significasse per me, del modo in cui mi vengono in mente scene di quel libro quasi tutti i giorni, di come mi ha aiutato a smettere di bere, di come mi ha fatto ridere forte e di come mi faceva guardare il cielo stellato sopra di me e mi faceva sentire piccolo. Mi spezza il cuore.”

Da venerdì sera il mondo letterario non è più lo stesso. Rest in peace, David.

Nessun commento: