.. e in ricordo dei bei tempi che furono e che non sono più regalo a tutti un cult della disco degli anni novanta augurandovi uno splendido weekend danzante ..
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sabato 3 maggio 2008
venerdì 2 maggio 2008
Uomo o Manichino ? Brrr..io !
Sarà pure bello
Sarà sicuramente un sex simbol
Avrà sicuramente un gran bel conto in banca
Ma dov'è finita l'essenza della virilità maschile?
Preferisco Sergio Brio, 192 cm per 90 chili, detto " Acciaio ", per la sua forza fisica, per la rudezza, e per l'efficacia del suo gioco ..
Cito rapidamente l’epilogo di una delle più spettacolari partite mai giocate nel campionato Italiano di calcio di Serie A. Partita sensazionale, con un alto valore tecnico, agonistico, tattico, ed individuale. Mi riferisco al Roma-Juventus del campionato 1982-83. La Roma, guidata dal santone Svedese Nils Liedholm aveva iniziato il campionato del dopo Mundial 82 con grande valore ed entusiasmo, e con una squadra che impressionava per continuità e valore tecnico. Alla vigilia della 22ma giornata era saldamente prima in classifica con ben 5 punti di distacco sui campioni d’Italia della Juventus. Il primo tempo finisce sullo 0-0. Nel secondo tempo la Roma aumenta la pressione dinanzi ai circa 80.000 spettatori, e al minuto 62’ lo stadio Olimpico vacilla quando un tripudio generale saluta il gol dell’ottavo Re di Roma, Paolo Roberto Falcao, che con un superbo stacco di testa batte il leggendario Zoff. L’entusiasmo è alle stelle, lo stadio diventa una bolgia infernale, la Roma sta battendo i campioni d’italia della Juventus, collezionando in casa la sua 11à vittoria consecutiva in campionato, e portandosi a +7 dalla Juventus. Da parte sua lo squadrone bianconero non si fa impressionare dall’inferno di Roma, e continua a giocare con insolita freddezza come nulla fosse accaduto. La Roma incomincia con il “torello”, volendo a tutti i costi umiliare i bianconeri.
Ma la reazione della Vecchia Signora è veemente, e al minuto 83’, a 7 minuti dalla fine, la squadra usufruisce di un calcio di punizione dal limite dell’area. A batterlo è sua Maestà Michel Platini. Una punizione perfetta, che aggira la barriera, e si va ad insaccare nell'angolino alla destra di Tancredi, gettando nell’assoluto silenzio i presenti. Passano appena 180 secondi, e da un calcio d’angolo lo stopper della Juventus, il rude Sergio Brio, infila su colpo di testa lo storico gol del 1-2, gettando nella disperazione la squadra Romanista e gli 80.000 dell’Olimpico. Lo stadio diventa un cimitero. Al fischio finale, mentre Brio corre sotto la curva per festeggiare, viene azzannato da un cane poliziotto, probabilmente romanista. Ma " Acciaio " non sente granché, e il quadrupede giallorosso ci rimette la dentiera. Negli spogliatori giallorossi è un dramma, i giocatori non accettano l’umiliante sconfitta davanti al loro pubblico. Il nazionale Bruno Conti è preso da una crisi di nervi, rompe tutto quello che si trova davanti, per poi svenire per un collasso nervoso. La Juventus da una lezione di calcio ai Romanisti, espugnando l’Olimpico e riducendo le distanze in classifica a soli 3 punti. Altro che sfilate di moda e gossip .. David, vai a lavorare, che c'hai ancora du firme e sei cotto ..
Sarà sicuramente un sex simbol
Avrà sicuramente un gran bel conto in banca
Ma dov'è finita l'essenza della virilità maschile?
Preferisco Sergio Brio, 192 cm per 90 chili, detto " Acciaio ", per la sua forza fisica, per la rudezza, e per l'efficacia del suo gioco ..
Cito rapidamente l’epilogo di una delle più spettacolari partite mai giocate nel campionato Italiano di calcio di Serie A. Partita sensazionale, con un alto valore tecnico, agonistico, tattico, ed individuale. Mi riferisco al Roma-Juventus del campionato 1982-83. La Roma, guidata dal santone Svedese Nils Liedholm aveva iniziato il campionato del dopo Mundial 82 con grande valore ed entusiasmo, e con una squadra che impressionava per continuità e valore tecnico. Alla vigilia della 22ma giornata era saldamente prima in classifica con ben 5 punti di distacco sui campioni d’Italia della Juventus. Il primo tempo finisce sullo 0-0. Nel secondo tempo la Roma aumenta la pressione dinanzi ai circa 80.000 spettatori, e al minuto 62’ lo stadio Olimpico vacilla quando un tripudio generale saluta il gol dell’ottavo Re di Roma, Paolo Roberto Falcao, che con un superbo stacco di testa batte il leggendario Zoff. L’entusiasmo è alle stelle, lo stadio diventa una bolgia infernale, la Roma sta battendo i campioni d’italia della Juventus, collezionando in casa la sua 11à vittoria consecutiva in campionato, e portandosi a +7 dalla Juventus. Da parte sua lo squadrone bianconero non si fa impressionare dall’inferno di Roma, e continua a giocare con insolita freddezza come nulla fosse accaduto. La Roma incomincia con il “torello”, volendo a tutti i costi umiliare i bianconeri.
Ma la reazione della Vecchia Signora è veemente, e al minuto 83’, a 7 minuti dalla fine, la squadra usufruisce di un calcio di punizione dal limite dell’area. A batterlo è sua Maestà Michel Platini. Una punizione perfetta, che aggira la barriera, e si va ad insaccare nell'angolino alla destra di Tancredi, gettando nell’assoluto silenzio i presenti. Passano appena 180 secondi, e da un calcio d’angolo lo stopper della Juventus, il rude Sergio Brio, infila su colpo di testa lo storico gol del 1-2, gettando nella disperazione la squadra Romanista e gli 80.000 dell’Olimpico. Lo stadio diventa un cimitero. Al fischio finale, mentre Brio corre sotto la curva per festeggiare, viene azzannato da un cane poliziotto, probabilmente romanista. Ma " Acciaio " non sente granché, e il quadrupede giallorosso ci rimette la dentiera. Negli spogliatori giallorossi è un dramma, i giocatori non accettano l’umiliante sconfitta davanti al loro pubblico. Il nazionale Bruno Conti è preso da una crisi di nervi, rompe tutto quello che si trova davanti, per poi svenire per un collasso nervoso. La Juventus da una lezione di calcio ai Romanisti, espugnando l’Olimpico e riducendo le distanze in classifica a soli 3 punti. Altro che sfilate di moda e gossip .. David, vai a lavorare, che c'hai ancora du firme e sei cotto ..
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mercoledì 30 aprile 2008
.. un buongiorno ribelle ai cattivi padroni ..
Buongiorno amici, oggi consiglio un metodo un pò rude ma sicuramente efficace contro i cattivi padroni, il riferimento al venditore di auto è puramente casuale, vale per tutti, baci e abbracci ..
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martedì 29 aprile 2008
" Un giorno capirai " le Dissonanze 2008
Dissonanze 8, ovvero " One Day You'll Understand " a Roma il 9 e 10 Maggio con una serie di artisti che rappresentano l'avanguardia dell'avanguardia. Performance straordinarie di musica, installazioni e video. Sedi destinate per l'evento l'Auditorium Parco dell Musica, il Palazzo dei Congressi e l'Ara Pacis
Tra i performers Carl Craig, Prefuse 73, Pixel Addicts, Booka Shade. Cliccando sul titolo del post si accede al sito ufficiale. Buon viaggio a tutti.
Califfo per scelta, non per caso ..
Senza manette
Califano Franco; Diaco Pierluigi
Prezzo € 15,00
Dati 2008, 135 p., ill., rilegato
Editore Mondadori (collana Ingrandimenti)
Non si diventa il Califfo per caso. E neanche per un'astuta operazione di marketing. Tra Franco Califano e tanti sedicenti maledetti c'è una vita di mezzo. Una vita a scappare dai collegi, tra risse, bische e avventurieri, a battere le terrazze delle case popolari per racimolare un po' di sesso. Per diventare il Califfo bisogna muovere i primi passi dormendo nella macchina di un amico, passare mesi in ospedale a guardare la morte negli occhi e poi riderle in faccia. Bisogna finire in galera senza capire bene il perché e combattere per non rischiare di impazzire come succedeva ad alcuni compagni di cella, fra cui Pietro Valpreda. Bisogna avere la forza di riemergere dopo le accuse infamanti, l'ostracismo generalizzato, certi amici che fanno finta di non conoscerti. Bisogna scrivere tanti capolavori della musica italiana. Il "Maestro" racconta per la prima volta senza filtri tutti gli aspetti della sua vita maledetta e straordinaria. Racconta le donne, le tante avute e le poche amate davvero. Il sesso fatto per dare piacere o per scacciare il dolore, come quella volta durante il funerale del padre. I compagni di viaggio come Luigi Tenco, Gino Paoli, Marcello Mastroianni, Diego Armando Maradona e gli "amici di Villa Solitudine". Più qualche curiosità inaspettata, come il mistero nascosto dietro la sua voce inconfondibile. Califano, con la sponda di Pierluigi Diaco, mette su pagina i suoi primi settant'anni con una voce lirica e ruvida che raschia la vita.
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lunedì 28 aprile 2008
Good morning workers ..
Ciao amici, duro il rientro dal ponte lungo è ? .. Immagino, io mi trovo in un grande albergo di Termoli, mentre la Paola è in giro con la troupe a girare le immagini per il suo servizio ( Italia dei Valori.. of course .. ). Il nostro ponte festivo è stato piacevole e chiassoso, ed è iniziato in compagnia della coppia love
e delle autostrade italiane. Abbiamo trascorso venerdi e sabato a Pescara, ospiti della felina Dott.ssa e del rampante Disc Jockey, tra passeggiate ventose, film di ottima qualità e tante risate. Poi siamo tornati a Roma perché la Paola doveva essere in redazione la mattina seguente, domenica. Sveglia ore 6:00, ritiro auto aziendale a Via Veneto, poi allenamento io e lavoro lei, fino alle 15:00. Alle 16:00 partenza per Termoli, altri 300 km, dopo i 400 già effettuati nell'andirivienti dei giorni precedenti, ed arrivo nella bella cittadina molisana, ricca di storia e di sapori. Vi scrivo da questa bella terrazza.
Ieri sera splendida cenetta al ristorante San Carlo, con la dott.ssa Ferazzoli gentile ospite dello schizzatissimo proprietario, gran cuoco e mancato teatrante. La cucina era un via vai degno del miglior Scarface .. a buon intenditor poche parole, ma la qualità delle sue pietanze e la sua cordialità erano tali da non permetterne critiche.
Consiglio vivamente a chi capitasse in zona di provare questa esperienza, nel cuore del borgo medievale, in un palazzo del Quattrocento, sotto un fantastico soffitto a volte e circondati da suggestivi cimeli e arredi d'epoca. Assaporerete squisiti piatti di pesce in un ambiente caldo ed accogliente. Dopo cena rientro in Albergo e piccola dimenticanza, un telefono cellulare, della Paola, lasciato nel ristorante. Telefonata veloce e da buon cavaliere via di nuovo verso il ristorante, niente di grave, se non fosse che dista 3 km dall'albergo e che non è possibile accedervi con l'auto. Ma la Paola senza il suo strumento parlante è persa ed io, ecco, ho contribuito non poco alla mia digestione.. Lascerò l'albergo alle 13:00, ma la regista avrà impegni fino alle 18:00. Stasera ancora on the road, verso Roma, poi riconsegna auto Rai nella comodissima Via Veneto quindi direzione casa. La giornata è ancora lunga.. molto lunga
e delle autostrade italiane. Abbiamo trascorso venerdi e sabato a Pescara, ospiti della felina Dott.ssa e del rampante Disc Jockey, tra passeggiate ventose, film di ottima qualità e tante risate. Poi siamo tornati a Roma perché la Paola doveva essere in redazione la mattina seguente, domenica. Sveglia ore 6:00, ritiro auto aziendale a Via Veneto, poi allenamento io e lavoro lei, fino alle 15:00. Alle 16:00 partenza per Termoli, altri 300 km, dopo i 400 già effettuati nell'andirivienti dei giorni precedenti, ed arrivo nella bella cittadina molisana, ricca di storia e di sapori. Vi scrivo da questa bella terrazza.
Ieri sera splendida cenetta al ristorante San Carlo, con la dott.ssa Ferazzoli gentile ospite dello schizzatissimo proprietario, gran cuoco e mancato teatrante. La cucina era un via vai degno del miglior Scarface .. a buon intenditor poche parole, ma la qualità delle sue pietanze e la sua cordialità erano tali da non permetterne critiche.
Consiglio vivamente a chi capitasse in zona di provare questa esperienza, nel cuore del borgo medievale, in un palazzo del Quattrocento, sotto un fantastico soffitto a volte e circondati da suggestivi cimeli e arredi d'epoca. Assaporerete squisiti piatti di pesce in un ambiente caldo ed accogliente. Dopo cena rientro in Albergo e piccola dimenticanza, un telefono cellulare, della Paola, lasciato nel ristorante. Telefonata veloce e da buon cavaliere via di nuovo verso il ristorante, niente di grave, se non fosse che dista 3 km dall'albergo e che non è possibile accedervi con l'auto. Ma la Paola senza il suo strumento parlante è persa ed io, ecco, ho contribuito non poco alla mia digestione.. Lascerò l'albergo alle 13:00, ma la regista avrà impegni fino alle 18:00. Stasera ancora on the road, verso Roma, poi riconsegna auto Rai nella comodissima Via Veneto quindi direzione casa. La giornata è ancora lunga.. molto lunga
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