.....Il tuo “sex & the city” e i miei film con gli spari.
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sabato 20 settembre 2008
giovedì 18 settembre 2008
.. e uno per il Maestro .. ci vediamo stasera
I hate music. Il rumore e il suono dei Settanta
Duka
Dati 2008, 93 p., ill., brossura
Editore Meridiano Zero (collana Primo parallelo)
Dalla morte del sogno americano e della Summer of Love, per mano dei figli di Satana di Charles Manson, fino alla musica d'assalto al CBGB di New York da parte di un manipolo di band incendiarie come i Ramones, i Television e i Mink DeVille, capaci di prendere a calci nel culo le formule precostituite del rock con i latrati e le siringhe del punk. Roba forte: articoli con il sapore di sberle elettriche, istantanee in acido di un'epoca che ha segnato lo showbiz. nel profondo. Ci sono tutti: Rolling Stones, Led Zeppelin, New York Dolls, Kraftwerk, Sex Pistols e ancora l'onda anomala della new wave e i precordi della rivoluzione hip hop.
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Un piccolo regalo per Iurs.. da consegnare ..
Narradiohead. Storie e visioni rock
Dati 2008, 134 p., ill., brossura
Curatore Acotto E.
Editore Baldini Castoldi Dalai (collana Icone)
Un'antologia di racconti, storie illustrate e fumetti liberamente tratti dalle canzoni dei Radiohead, il gruppo rock più importante degli ultimi quindici anni. Scrittori, musicisti, fumettisti danno vita a un'opera collettiva che oltre a essere un omaggio al quintetto di Oxford capitanato da Thom Yorke, ricerca una propria identità sviscerando il potenziale narrativo delle loro canzoni per poi trasformarlo, visualizzarlo, reinventarlo. Un mondo visionario caratterizzato da citazioni bibliche, situazioni enigmatiche, atmosfere cupe, ineffabili eventi mentali e abitato da personaggi tormentati alla costante ricerca di una via di fuga da una realtà alienante e incomprensibile.
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martedì 16 settembre 2008
"Non preoccuparti di niente, perchè ogni piccola cosa andrà bene"
dopo questa giornata !!
Ascoltate .... Cantate ... e Ballate ....
Lui, l'uomo col giradischi acceso e lo spinello
Riposa in pace Stefano Rosso, la cosa più triste è che nessuno di voi (eccetto iurs e i devastati che lavorano con lui) sapesse chi fosse.
Alfabeto poetico: B di Baci, Jacques Prevert
Ciao miei cari, è molto che non scrivo qui, e, sinceramente, è molto tempo che non ci vediamo. Mi mancate, tutti.. Giovedi farò un salto ad Az Town, e sarà l'occasione giusta per salutare qualcuno di voi. Questo non è certamente un bel periodo per i grandi artisti contemporanei. Meno di una settimana fa il suicidio di Forster Wallace, ieri la scomparsa di Richard Wright, genio tra i geni. Per questo dedico a tutti voi una poesia scritta da Jacques Prévert, un ode all'amore, alla libertà, alla gioia di essere e di vivere la vita, ogni giorno. Buon proseguimento a tutti.
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è la loro ombra soltanto
Che trema nella notte
Stimolando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo le risa la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Essi sono altrove molto più lontano della notte
Molto più in alto del giorno
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore
lunedì 15 settembre 2008
domenica 14 settembre 2008
Io mi chiedo .. perche ?
David Foster Wallace, rivoluzionario romanziere statunitense si è suicidato nella sua dimora venerdì notte.
Secondo la polizia di Claremont (Los Angeles), Foster Wallace si sarebbe impiccato durante la notte di venerdì. A quanto sembra è stata la moglie a trovare il suo cadavere mentre tornava a casa verso le 9 e trenta. David Foster Wallace aveva appena 46 anni e aveva rivoluzionato il mondo della scrittura contemporanea.
Lo scrittore nato a Itaca (Ny) il 21 febbraio del 1962 insegnava scrittura creativa al college di Ponoma. Secondo il Preside Gary Kates, “[David] teneva tantissimo ai suoi studenti e ha cambiato la vita a molti giovani...è una grave perdita per la nostra scuola”.
Quando, nel 1987, a soli ventiquattro anni Foster Wallace aveva pubblicato il suo primo romanzo (conosciuto in Italia come La Scopa del Sistema), il mondo letterario lo aveva accolto con entusiasmo. Poi, nel 1996, il romanzo Infinite Jest (stesso titolo in italiano) gli era valso una solida reputazione come uno dei più importanti scrittori americani. Infinte Jest era composto da più di mille pagine, costellate di centinaia e centinaia di note e fondo pagina. Lo stile adottato rompeva gli schemi e risultava rivoluzionario.
Foster Wallace era conosciuto anche come originalissimo scrittore di storie brevi, come quelle contenute nella raccolta “Brevi Interviste con Uomini Schifosi” o “Il Rap Spiegato ai Bianchi” o ancora, “Una Cosa Divertente che Non Farò Mai più”.
Tra i tanti premi letterari vinti, ricordiamo il “genius grant” della McArthur Foundation, conseguito da Foster Wallace nel 1997.
Tra i numerosi commenti dei suoi lettori, quello di Russel, sul Los Angeles Times è il più adatto a far capire l'importanza della sua letteratura:
“Avrei voluto dirgli quanto Infinite Jest significasse per me, del modo in cui mi vengono in mente scene di quel libro quasi tutti i giorni, di come mi ha aiutato a smettere di bere, di come mi ha fatto ridere forte e di come mi faceva guardare il cielo stellato sopra di me e mi faceva sentire piccolo. Mi spezza il cuore.”
Da venerdì sera il mondo letterario non è più lo stesso. Rest in peace, David.
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