lunedì 4 giugno 2007

Un gran bel Lunedi'..

Finalmente sono tornato notando con piacere che anche in mia assenza il Blog vive di anime pensanti e creative. Questa mattina mi sono svegliato col pensiero di essere qui tra voi dopo diversi giorni di assenza, quindi esco da casa sulla Nomentana per ripartire in direzione Az, e mi accorgo che l'auto non parte. Dopo diversi tentativi ho la conferma che la batteria é a terra quindi provvedo a recarmi a piedi al meccanico più vicino ( 3 km.. ), prendo la batteria nuova, la sostituiamo e procedo lentamente verso la Piovra (G.R.A.). Mi immetto nell'inferno metallico e accelero per accorciare i tempi di arrivo a lavoro, già clamorosamente sballati. L'auto non supera i 30 km orari, trenta, avete capito bene, praticamente fermo, rischiando due incidenti in poco meno di 2 uscite. Tir che suonano all'impazzata, auto che mi mandano a fare in c.., il panico totale. Niente, più di trenta all'ora non si procede. Esco alla 13 ( Tiburtina ) e cerco dal mio telefono cellulare su internet il numero del meccanico con il quale ho sostituito la batteria, ma sono di fronte ad un passo carrabile e devo spostarmi perchè un calmissimo automobilista romano medio mi manda a cagare senza neanche chiedere spiegazioni sulla mia sosta, quindi riparto e mi accorgo che l'auto sembra sbloccata. Ci provo, mi immetto di nuovo nel raccordo e ragiungo la bretella autostradale, valutando finalmente che la sfiga con me oggi ha terminato il suo dovere. Arrivo al casello di Az e, nonostante la coda insolita per il ticket, sono sereno. La coda insolita é lunga, troppo lunga.. Clacson di nuovo impazziti e un furgone della TNT Traco che rimane per più di quindici minuti fermo al casello. La macchina mangiascontrini ha deciso di scioperare oggi, quindi retromarcia di gruppo (circa dieci auto ). Mi astengo dal commento perchè totalmente privo di forze ma devo ammettere che anche stavolta Murphy ha ragione... " Se qualcosa può andare peggio lo farà " ( Le teorie dell'ingegnere da " Le Leggi di Murphy " - Ediz. Longanesi ). Sono in Libreria alle undici passate e poco dopo arriva un cliente. E' una persona di circa cinquantanni, lavora in fabbrica, ed ha una gran cultura, una mente viva e poliedrica. Legge Heidegger, Galimberti, testi di fisica quantistica, mattoni improponibili di filosofia della fisica e sociologia politica. Soffre di neuropatia diabetica da circa quattro anni, ed ha difficoltà di deambulazione e dolori atroci sugli arti inferiori e superiori. Mi dice che si é comprato un paio di scarpe nuove chiedendomi se mi piacciono, perché lui non riesce a vederle, stà diventando cieco a causa di una errata terapia oculare fatta da qualche pseudospecialista locale che ha peggiorato in maniera irreversibile i suoi problemi visivi legati alla malattia. Pietro, questo é il suo nome, non ha amici, se non me e Stefano, ed i libri, tanti libri. La sua droga sono le righe, non quelle bianche sempre più presenti nei nostri uffici, nelle nostre case, ed ora anche vaporizzate nell'aria che respiriamo ( ..leggere articolo su esame chimico dell'aria di Roma, reperibile attraverso qualsiasi motore di ricerca internet, contenente significative tracce di cocaina, ). Pietro non ha più la sua aria, ed é questo a rendermi infelice. Dobbiamo valorizzare la nostra normalità, spesso ci soffermiamo a sprecare la nostra ira su banali incidenti di percorso, ma noi siamo fortunati, credetemi... Un abbraccio a tutti

The verve - Lucky man

3 commenti:

Centro Studi Marco Josto Agus ha detto...

Togu, antzis stravanau, caru Frantziscu.
Dexi prus(u)! (trad.10+).

Una sottile ironia (Flaiano, Amurri, Campanile ed altri...applaudono) ed una notevole sensibilità, caratterizzano questo post.

Su Murphy, è inutile discutere; ha ragione anche quando sembra che abbia torto.
Ritengo che sia stato volutamente concepito un attimo prima del big bang...tanto per dare un coefficiente 4,2 di difficoltà a questa nostra umana avventura sulla terra...(altrimenti sarebbe troppo facile).
E pensare che...a volte, si pone in dubbio l'onnipotenza e la fantasia di Enlil.
(Per quest'ultimo termine cfr.Ravasi).

Per il tuo cliente-lettore, Pietro, tutta la mia comprensione; anche se Egli, fosse il parto della tua fervida immaginazione.
Se così fosse, Pennac dovrebbe venire a lezione da te; in tal modo ed imparando bene, potrebbe continuare la saga del suo Benjamin.

Bellissimo post.

benag

Francesco Panella ha detto...

Grazie.. ora arriva anche il tuo..

Francesco Panella ha detto...

Purtroppo Pietro esiste e stà molto male. Temo per lui.