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mercoledì 21 maggio 2008
Il non permaloso
ARTICOLO SCRITTO IN QUESTO MOMENTO DAL SOTTOSCRITTO. MA LO PUO' PRENDERE CHIUNQUE PERCHE' IO SONO BUONO.
Antipatico, poco intelligente, politicamente schierato e socialmente passivo, il non permaloso conduce una vita assolutamente dissestata e irregolare, si mescola agli emarginati, interagisce di tanto in tanto con goffagine ed è membro inerte della società. Talvolta è anche cattivello, palesemente scontato, pittorescamente monotono e in qualche caso inutile. Tutto ciò fino a quando qualcuno o qualcosa non turba la sua quiete, ed allora il non permaloso esce allo scoperto, sventolando inutili parole intrise di sarcasmo e scarsa educazione, non accettando scuse, ne ammettendo che, alla fine, è solo uno stupidissimo gioco, che non ha ne vincitori ne vinti, e basta un copiaincolla per far uscir fuori la sua vera, reale, macroscopica PERMALOSITA' .. allora si è davvero messi male e bla bla bla ..
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3 commenti:
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Carissimo Francesco, complimenti per questo post che “cerca” (mi piace così credere), con arguzia ed ironia non disgiunte da maturo equilibrio, di porre termine alla diatriba in atto sul tuo blog in tema di “permaloso-non permaloso”. Chi copia da un solo autore commette un plagio, chi copia da tanti effettua “ricerca” (e magari la pubblica e poi diventa un saggio che per qualche giorno fa mostra di sé in vetrina e poi, immancabilmente, andrà ad accrescere la pila di libri invenduti). La considerazione “Chi copia…”, ovviamente non è mia. Ma, guarda caso, ho fatto “copia-incolla” mentale, attingendo a quelle poche cose che ho letto. Per cui…(spero non s’impermalosisca l’Autore…). Nel “caso” in questione, che sta oscurando quello di “Grass-Eco-L’Espresso” per numero d'interventi, compreso questo mio, mi pare che ci siano state delle scuse. Per cui…Il problema, però, ritengo sia molto più sottile. Ovvero, penso che il “prodotto intellettuale” (perdonatemi l’abusata definizione) del singolo sia patrimonio di tutti. Altrimenti saremmo all’età della pietra. Vi è mai capitato di conoscere a fondo, meditare sul loro dire “…interpretare…è ascoltare la sua voce…”(*), gli Artisti, pittori, poeti, musicisti, scrittori, o altro che siano e degli Uomini con la “U” maiuscola? Il loro lavoro e le loro opere, desiderano che siano patrimonio di tutti. E non si pongono minimamente il problema del copia-incolla. Parlo, ovviamente, degli Artisti e degli Uomini veri. Quelli dell’”essere”. E non quelli dell’”apparire” o del “possedere”. Ma tant’è.
Concludo : 1) a Max Guadagni ciò che è di Max Guadagni, riconoscendogli anche il garbo (“esorto...”); 2) ad Urbano, che “urbanamente si è scusato”, l’invito a fare “ricerche” e scrivere un saggio…(Librerie ne abbiamo a disposizione…); “theexecutioner” indichi l’indirizzo del suo sito…
Volutamente, con un pizzico d’ironia e per stare al gioco, non (ripeto non) cito l’Autore del virgolettato di cui alla nota (*). Sono certo che non me ne vuole. L’ho conosciuto a fondo ed ora, ancor più, l’ascolto.
A tottus, salurus e baxei in horas bonas.
beniamino agus (benag)
Grazie Ben
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