giovedì 21 febbraio 2008

Una variabile anatomica.

Buongiorno amici, il grigio capitolino si sposa oggi con la sveglia filippina, giunta in casa nostra prima del previsto. Heidi, questo è il suo nome, ha fatto irruzione improvvisa alle 8:30, con la sua faccia tonda e cordiale, mettendo subito le mani sulle decine di piatti e stoviglie lasciate li in tarda ora. Per fortuna, perchè dopo due giorni di cene a base di maiale ( vivo sino a pochi giorni fa ), la casa era diventata un porcile ( peccato che il maiale non è potuto accorgersene ). Spero stiate bene, leggo i giornali e vedo gente impiccata in Iran, missili sparati con nochalance a destra e sinistra, chiacchiere e promesse di politica fattura, eventi criminosi e malcontento generale. Poi scorgo un articolo curioso, dal titolo "Fotografato il punto G. Ecco il centro dell'Eros femminile".



In sintesi un sessuologo dell'Università dell' Aquila il professor Emmanuele A. Jannini, svela tutta la verità sul segreto del piacere femminile "E' una variabile anatomica, che non tutte le donne hanno". Jannini ha osservato per la prima volta quest'area specifica su un campione di donne attraverso un semplice strumento usato per esami di routine, come l'ecografia transvaginale. "Per dirla con Freud, l'anatomia è il destino, per cui l'aspetto anatomico suggerisce che avere o meno il punto G è una condizione congenita", spiega il docente. Meno male dico io .. un pensiero in meno ..

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