lunedì 10 marzo 2008

Crossing the bridge: a weekend in Istanbul

10 Febraio, 2008: e-mail con invito a recarmi ad Istanbul per una riunione di lavoro. Non posso dire di no ed accetto.

4 Marzo, 2008: mi metto su un aereo e parto. Il 5 e 6 mi aspettano due giornate ricche di chiacchiere, sorrisi e strette di mano. Non ho proprio voglia di partire. Sara' la stanchezza, sara' il pregiudizio per le culture islamiche che incosciamente e' entrato a far parte di tutti noi....ma sarei rimasto volentieri in ufficio a passare le mie 8 ore, per poi tornarmene a casa. Tuttavia, una vecchietta turca di almeno 100 kg con tanto di fazzoletto nero in testa (l'equivalente delle nostre nonnine di paese per intenderci), che siede affianco a me durante il volo, mi mette subito di buono umore, con la sua spontaneita', la facilita' di comunicare a gesti ed il suo sorriso stampato sul volto (una rarita' sugli aerei nei giorni infrasettimanali, specie se in partenza da citta' del nord Europa).

Arrivato ad Istanbul, ad accogliermi un cordialissimo tassista e 22 gradi centigradi. Non male, visto che ad Amsterdam eravamo a 8!
Ed il resto, presto detto. Un fine settimana davvero degno di nota. Istanbul: la citta' che sorge tra Asia ed Europa, dove le culture si incontrano, dove le moschee sono affianco alle chiese cristiane e ortodosse, dove alle 6 del mattino esci da una discoteca e ti accorgi che a 100 metri c'e' una moschea dove i fedeli stanno pregando.




Oltre al fascino di una citta' dominata da resti di civilta' romana, bizantina ed ottomana, due cose mi hanno colpito:

- La vita notturna di Istanbul: discoteche e pub aperte fino a mattina (e non per turisti, la maggior parte dei presenti son Turchi).

- La dimostrazione che diverse religioni possono coesistere pacificamente. Un esempio da esportare.




Crossing the Bridge: the sound of Istanbul. Un film di Fatih Akin

2 commenti:

Roberto Alfatti Appetiti ha detto...

Sono stato a Istanbul nel 1988, due settimane bellissime, incancellabili, una città straordinaria. Questo post m'ha messo addosso una nostalgia...
Spero di poterci tornare prima o poi...
Ciao

Francesco Panella ha detto...

Ciao Roby e bentornato.. mi avevano parlato già di questa città in maniera molto positiva. Ora ne ho conferma da te e da Rob, è il caso quindi di aggiungerla al Catalogo Vacanze, intanto ascolto un famoso brano dei Litfiba dalle inebrianti atmosfere ..