martedì 26 febbraio 2008

Qui dove abitiamo..

.. tra boschi incontaminati e borghi medievali, la natura sovrasta le umane follie, e le giornate scorrono lente e sane, in rumoroso silenzio, ed animo sereno. Poi ieri sera è arrivato Sanremo, costretti dal fatto che solo il primo canale è visibile sul nostro macinino catodico e..



Ad aprire il festival, per il 50° compleanno di Nel blu dipinto di blu non è uno dei conduttori, bensì Gianni Morandi, con un omaggio a Domenico Modugno. Certo, non è il nuovo che avanza, ma il pubblico apprezza.
Dopodiché arriva Pierino la peste, in giacca bianca, scarpe tricolore e tutta la verve di cui lo sappiamo capace, e il festival prende il via.
Pippo arriva solo dopo un po', come un deus ex machina. Non scende la scale, ma sale da una botola, preceduto da 12 finti Pippi, a rappresentare le 12 precedenti edizioni di Sanremo condotte da lui.
In prima fila c'è, immancabile, Del Noce. Al suo fianco la Parietti, altrettanto scontata, benché tutt'altro che indispensabile. E viene subito da chiedersi chi paghi la sua permanenza a Sanremo...
Ma la presenza femminile di punta della serata è un'altra: è quella della bionda Andrea Osvart (alla Guaccero tocca stasera). Ballicchia e canticchia, riuscendo - impresa non da poco - a stonare anche in playback, e la domanda che sorge spontanea a questo punto è un disperato 'peeerchééé????'.
Ma per fortuna - ?? - c'è la gara. Sono appena le 21.25 e per un momento ci illudiamo che la serata possa evitare di trascinarsi troppo per le lunghe. Ma è davvero solo l'illusione di un momento.
Il primo ad esibirsi è, fra i Big, un emozionatissimo Paolo Meneguzzi, che sarà anche un divo in Sudamerica, ma qui continua a convincere solo a metà. La canzone - Grande - è un classico branetto d'amore, senza infamia e senza lode. Vabéh.
Segnaliamo invece L'Aura e la sua splendida voce, con un brano originale e piacevole (Basta), Frankie Hi Nrg Mc e il suo rap 'civile'di Rivoluzione, Max Gazzé con un testo geniale e divertente ne Il solito sesso, ed un Tricarico interessante ed intelligentemente citazionista ma penalizzato dall'esibizione notturna: manca infatti poco all'una quando canta Vita tranquilla.




Fra gli altri, Toto Cutugno canta d'amore in rima baciata e con più ritmo del solito, il che è apprezzabile... Cantano d'amore anche Zarrillo e Fabrizio Moro, ma senza travolgere. Eugenio Bennato canta il suo Sud in stile folk ed infine canta un amore 'diverso' la super favorita Anna Tatangelo, anzi Tettangelo, che dedica il brano al suo truccatore ed esibisce una scollatura anche troppo generosa.
Tra i giovani, bravi e divertenti i foggiani Frank Head, con il loro sound quasi balcanico e un testo vagamente dissacrante e Giua, dalla voce bellissima e con una canzone intelligente. Tutto il resto non è proprio noia, ma poco ci manca. Gli altri 2 che passano in finale sono Valerio Sanzotta che canta la storia recente in Novecento; e i Milagro con una insipidina Domani.
Niente di particolare da dire sugli ospiti - Lenny Kravitz, un assaggio di High School Musical e Carlo Verdone con la bravissima Geppi Cucciari - che si fanno apprezzare se non altro per l'esiguità di numero, al contrario delle insopportabili e continue interruzioni pubblicitarie.
La serata ufficiale termina intorno all'una, ma solo per passare il testrimone a Elio e le storie tese che con Lucilla Agosti daranno vita ad un ottimo Dopofestival. Ma è davvero troppo tardi ed ha ragione Chiambretti quando dice a Baudo "Pippo, il pubblico è morto. L'unico ancora in vita a quest'ora sei tu!"
Meno male che c'era Elio ..

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