sabato 9 agosto 2008

Lasciamo perdere

Ieri full immersion di programmi sportivi, con l’estenuante apertura dei Giochi e il superspottone propagandistico di regime, ben fatto, ma eccessivo ed economicamente insostenibile. Tra i vari servizi proposti da Rai Sport quello di Carlo Paris sugli spostamenti all’interno del perimetro in cui si svolge la manifestazione. Attraversare zone interne anche se limitrofe in Cina, che ha una superficie 32 volte superiore a quella dell’Italia, significa fare spostamenti molte centinaia di km. Ed allora il buon Carletto si è avvalso dei supertreni di Shangai, che viaggiano alla media di 400km orari nel massimo confort. Lui deve fare 44km, e sceglie 8 minuti di superlusso climatizzato made in China. Stamattina allora, appena sveglio, prendo una storica decisione, per tornare ad Avezzano, prendo il treno, dopo un attesa di oltre dieci anni. Mi collego al sito di Trenitalia, controllo gli orari, prendo quello delle 10:42. Tutto ok, sono fiducioso.Paola mi lascia in Tiburtina Station, faccio il biglietto alle macchine in cinque minuti, e mi dirigo verso il binario 17. Quello che vedo è una malconcia diligenza zeppa di relitti umani, extracomunitari all’ultimo stadio e anziani ateriosclerotici, che appena metto piede in carrozza mi squadrano e cercano con un linguaggio incomprensibile di socializzare con me. Il treno è lercio al suo interno, con poltrone pavimento e finestre che sembrano quadri monocromatici di Kandiskij. L’odore è nauseante, ma il peggio è che fa una fermata ogni 3-4 minuti. Stazione Prenestina, La Rustica, Lunghezza, in 40 minuti di percorso raggiungo Bagni di Tivoli, mentre una vecchia dall’apparenza umile e trascurata mi parla di come raccogliere le lumache, e conservare le more. Torna al paese ogni fine settimana, è una contadina, dice, ma possiede un immobile a Viale Mazzini, uno a Via Teulada ed un terzo alla Garbatella. Il viaggio è un incubo, in un ora e dieci minuti sono a Tivoli, sale ancora gente, il treno scoppia, io pure. Mannaggia a me, a Trenitalia, a Carlo Paris e .. devo tacere .. non si sa mai, visto che sono ancora qua sopra. Sosta prolungata a Mandela, per attendere il passaggio di un'altra locomotiva in senso opposto. Venticinque minuti. Si riparte ma una senegalese impreca perché non è riuscita ascendere, il treno si ferma nuovo, ma le porte non si aprono. Spero di arrivare entro stasera, d’altronde sono ben 90 km. Spero di arrivare. Punto.

2 commenti:

Roberto ha detto...

Ciao Franz,

purtroppo questa mi sembra un'ulteriore conferma che l'Italia sta facendo del suo meglio per far si che le leggi di Murphy si verifichino al meglio. Per qualche strano motivo ho l'impressione che la maggior parte delle decisioni strategiche che si prendono vadano esattamente nella direzione errata. Saro' pessimista io, pero'.....

Sulla scia francese, l'Italia ha piu' o meno volutamente, trascurare le linee di collegamento locali, per potenziare quelle a lunga percorrenza (alta velocità). Il motivo è prettamente economico (le linee locali non fruttano). Purtroppo pero', a lungo termine, questa politica sarà disastrosa perchè incentiva l'uso dei mezzi propri per i brevi (ma continui e frequenti) spostamenti. Anche in America, dove storicamente le aree urbane non sono concentrate (chi ha visitato un po' gli Stati Uniti sa bene che lunghi spostamenti con mezzi propri sono indispensabili, a meno che non ci si trovi a New York City, Boston o Chicago), ci sono dei ripensamenti dovuti al caro petrolio. In California, per limitare gli spostamenti in auto, si stanno spostando tutti i centri commerciali dalle periferie verso i centri urbani, preferibilmente raggiungibili con mezzi pubblici. Minore distanza in auto+uso mezzi pubblici= minore importazione di petrolio= piu' ricchezza.

Da noi, non solo si tende a collocare i centri commerciali in periferie non servite da mezzi pubblici, ma in piu' non si fa nulla per mantenere e potenziare una linea ferroviaria che risulta indubbiamente eccelente, rispetto a quella americana. L'Europa ha un grosso vantaggio rispetto all'America in questo settore. L'Italia si sta' impegnando per azzerarlo.....

Francesco Panella ha detto...

Grazie per l'acuta e lucida analisi. Quando hai un minuto aspetto un Post ..