giovedì 26 giugno 2008

Non si sevizia un Paperino (Lucio Fulci 1972)




Non si sevizia un paperino
è considerato da molti critici cinematografici il miglior film di Lucio Fulci. Il film era anche uno dei suoi preferiti [1].

La scena più sconvolgente del film è probabilmente quella della morte della maciara (Florinda Bolkan), che viene circondata dai tre padri dei bambini uccisi che la credono l'assassina e la prendono a colpi di catene che le squarciano il corpo, sulle note della canzone Quei giorni insieme a te di Ornella Vanoni.

Il film ebbe problemi con la censura, per la scena in cui la Bouchet si mostra nuda a un bambino, (in realtà un nano maggiorenne), e venne duramente attaccato dai cattolici. [1]. Per questo motivo venne rilasciato in edizione ridotta per la versione europea, mentre venne bandito negli Stati Uniti d'America. Risale al 2000 la prima edizione in DVD negli USA. Nei passaggi televisivi il film è pesantemente tagliato.


Curiosità

* In realtà il bambino che guarda Barbara Bouchet nuda era un nano, Domenico Semeraro, noto allora come "il nano della Stazione Termini". Nei controcampi della scena c'è lui, mentre i primi piani sono di un vero bambino, che al posto della Bouchet nuda vide delle code nere. Semeraro venne ucciso nella notte tra il 25 ed il 26 aprile del 1990, in un tragico e misterioso fatto di cronaca nera.

Wikipedia

2 commenti:

angelo billi ha detto...

Iurs, ma del maestro Ortolani che compose la colonna sonora non ne parliamo?

Francesco Panella ha detto...

Cioè m'hai ricacciato Lucio Fulci. Siamo a livello di Eraserhead di Lynch ..