
I nuovi brani comunicano una sensazione di stanchezza, mancano del guizzo, nei testi o nella musica. Probabilmente nessuno tra i brani del nuovo album potranno essere annoverati fra qualche anno tra i suoi classici. Eppure gli stadi continueranno a riempirsi e gli album a vendere. Lui, intanto, vive in uno splendido isolamento: per questa uscita niente interviste, solo un messaggio registrato " tanto è tutto nelle canzoni ". Il mondo che vorrei è un album " arrabbiato e malinconico ", ma la rabbia non si capisce bene a chi sia rivolta e la malinconia appare spesso fuori luogo, come in E adesso che tocca a me, " E adesso che sono arrivato fin qui grazie ai miei sogni, che cosa me ne faccio della realtà ? " Non lo so, vedi tu: hai 56 anni, sei miliardario, vivi facendo il musicista e i tuoi fan ti adorano. Vedi tu. Anche un pezzo come Cosa importa a me (cantato simil-rap e chitarre a tremila), lodevole tentativo di distaccarsi dai cliché musicali del suo autore, cade su un testo che snocciola perle come " Dimenticare non è facile ma perdonare è più difficile ". A salvarsi è solo il singolo, per quanto dal testo banale e ripetitivo, e il Vasco più confidenziale, spiritoso,sincero: quello che in Colpa del whisky ci offre, se non altro, uno sprazzo di vita vera. Meglio pensare che questo nuovo disco sia il pretesto per tornare negli stadi e dare sul palco il meglio di sé, anche grazie a un repertorio senza eguali. Però, in fondo, il tour dell'anno scorso ha fatto il tutto esaurito anche senza album da promuovere .. No Vassco No Vassco, io non ci cassco ..
1 commento:
confermo: ci siamo davvero rimasti male.
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